«Nelle Highlands scozzesi inseguo il mio sogno di biologo marino»

LA STORIA. Alessio Nembrini vive a Oban, villaggio di pescatori. L’università distaccata con un Centro di oceanografia, ora il master in quattro Paesi in acquacoltura.

È salpato presto, a soli 19 anni, Alessio Nembrini, sulla rotta scozzese guidato da una passione sconfinata per l’ambiente marino e la curiosità di scoprirne ogni cosa. Oggi, a 23 anni, lui che è originario di Scanzorosciate vive da ormai quattro anni a Oban, in Scozia, dove frequenta l’Università delle Highlands & Island s in Scozia, «più precisamente – racconta proprio Alessio – presso il centro di Oceanografia di Oban, nel cuore delle Highlands, presso il quale mi sono appena laureato in Scienze del Mare, conseguendo “First Class Honours” che corrisponde al 110 italiano».

La sua passione nasce da piccolo. «Fin da bambino mi sono sempre appassionato agli animali in genere, i miei programmi televisivi preferiti erano i documentari su Discovery Channel e crescendo, la mia attenzione si è focalizzata sull’ambiente marino e i suoi abitanti. Al termine della terza media, quando dovevo apprestarmi a scegliere quale scuola superiore frequentare, i miei genitori mi hanno chiesto “cosa avessi voluto fare da grande” e la risposta spontanea è stata: “Il biologo marino”. Il primo interrogativo dei miei genitori è stato: “sei sicuro che ti piaccia immergerti?” Quindi mi hanno iscritto a una prova gratuita presso il Gruppo Sommozzatori Dalmine (ora Sommozzatori Bergamo) e mi sono iscritto subito a un corso, conseguendo successivamente diversi brevetti, mentre a livello scolastico ho deciso di frequentare il Liceo Scientifico Mascheroni».

Le prime esperienze all’estero

Il primo viaggio oltre i confini bergamaschi Alessio lo intraprende a 13 anni, quando da solo va in Inghilterra a studiare l’inglese. Poi, ancora, a 17 anni. «I miei genitori mi hanno trasmesso la passione per i viaggi e mi hanno insegnato ad avere una mente aperta, a rispettare le diverse culture, gli usi e costumi altrui e a sentirmi cittadino del mondo, quindi, all’età di 17 anni, tra la terza e la quarta superiore, durante i mesi estivi, sono andato a lavorare in un Diving a Lipari dove, tra l’altro, ho avuto la fortuna di conoscere e accompagnare in immersione l’attore americano Will Smith. L’anno successivo, a cavallo tra la quarta e la quinta, ho trascorso i mesi estivi in Madagascar, a Nosy Be, dove ho fatto volontariato presso una Ong che si occupava del ripopolamento dei reef, tramite l’impianto di talee di corallo su strutture poste sui fondali marini».

La scelta dell’università

Le idee quindi Alessio le ha sempre avute ben chiare sul suo futuro. «Già al quarto anno mi ero attivato per cercare un’università che offrisse uno sbocco in questo ambito ma, in Italia, le facoltà presenti propongono un corso triennale di biologia e solo successivamente la specializzazione in biologia marina. Quindi ho iniziato a documentarmi su cosa offrissero le facoltà all’estero. Ne ho trovate diverse a ciclo unico e già focalizzate sulle materie che mi interessavano». Tra le tante, che ha anche avuto modo di visitare, Alessio è rimasto particolarmente colpito da quella di Oban, in Scozia, «poiché il distaccamento dell’Università era all’interno di un Centro di oceanografia Sams (Scottish Association Marine Science), tra i più rinomati al mondo, direttamente sulla spiaggia e con dei laboratori all’avanguardia. Il problema era poter accedere poiché i test di ammissione erano molto selettivi e i posti disponibili poco più di una ventina per ogni anno di corso. E giusto per complicare ulteriormente un po’ le cose, l’inizio del mio corso di studi sarebbe stato in concomitanza con la Brexit».

Il trasferimento a Oban

Alessio ha fatto domanda a questa e ad altre Università, tra cui Aberdeen, la Napier di Edimburgo, Stirling e la St. Andrews e ha ricevuto tre offerte «condizionate» a quello che sarebbe stato un voto minimo da ottenere all’esame di maturità che, a secondo delle Università andava dal 75 al 100/100, un determinato livello di conoscenza della lingua inglese e determinati voti medi in alcune materie scientifiche studiate al liceo. «Ma alla fine ho scelto quella di Oban, nonostante si trovi in un piccolo paese di pescatori nel cuore delle Highlands Scozzesi. Avrei dovuto iniziare a settembre del 2020 ma, a causa della pandemia, ho trascorso solo alcune settimane in Scozia, necessarie all’ottenimento della residenza prima della Brexit, durante le quali ho comunque frequentato da remoto. Ho concluso poi l’anno frequentando le lezioni da casa. Dal secondo anno siamo fortunatamente ritornati in presenza e mi sono trasferito a Oban dove ho condiviso l’abitazione con un altro studente scozzese, lavorando nei fine settimana come cameriere per i primi due anni e come commesso l’ultimo anno. Così facendo ho potuto contribuire alle mie spese per il vitto e l’alloggio».

L’università in Scozia ha un calendario molto simile a quello delle scuole superiori in Italia, con tre mesi di pausa durante l’estate. «Questo mi ha permesso, nel frattempo, di conseguire un brevetto da Istruttore subacqueo, la patente nautica e svolgere due stagioni lavorative nei Diving in Sardegna e una a Capo Verde. L’Università, per come è strutturata, mi ha consentito di fare molte attività di campo e molte ricerche di laboratorio infatti, la mia tesi, verteva sulla produzione di biogas dalla fermentazione delle alghe». Ma la passione per il mare ha portato Alessio nuovamente a scandagliare quali potessero essere le opportunità future per una concreta professione e «il tema dell’acquacoltura – spiega – ha catturato la mia attenzione poiché, a tendere, visto l’aumento della popolazione mondiale e il depauperamento degli ecosistemi marini, diventerà una necessità cogente per l’umanità».

I programmi per il futuro

Alessio ha fatto quindi domanda per poter frequentare dei master in acquacoltura, in Olanda e in Belgio, dove è stato accettato, «ma il corso che mi interessava di più era quello offerto da Erasmus Mundus Joint Master Degree in Aquaculture Environment and Society – specifica –, un corso di 2 anni promosso dall’Unione Europea, che prevede 4 semestri di cui, uno in Scozia, uno in Grecia (a Creta) uno in Francia (a Nantes) e uno presso uno dei partner sparsi per il mondo, dove poter poi lavorare a un progetto e redigere la relativa tesi. Questo corso, per di più, offre una doppia laurea». Alessio ha però dovuto affrontare una nuova sfida per accedervi, visti i 330 candidati provenienti da tutto il mondo, per 25 posti. «Ancora un lungo processo di selezione: previsione del voto di laurea, lettere di referenze da parte dei docenti dell’Università, lettera motivazionale e intervista. Ma anche questa volta ce l’ho fatta e per di più supportato da una borsa di studio per 24 mesi. Così ho finito l’università in Scozia a metà maggio e ho già iniziato il doppio master da oltre un mese, restando sempre qui a Oban. Farò quindi ora tre mesi al Sams e sto qui fino a fine febbraio, poi da febbraio a fine maggio sarà in Grecia a Creta, in estate poi tre mesi di internship dove voglio e poi vado a Nantes in Francia 6 mesi. E infine a febbraio 2026 inizio la tesi finale che dura fino a fine giugno». E il futuro terminato il corso di doppia laurea Erasmus Mundus Aces-Star Masters (Aquaculture, Environment, and Society)? «Non so ancora in quale ambito dell’acquacoltura mi specializzerò, ma sicuramente gli sbocchi professionali mi porteranno a viaggiare per il mondo. In futuro mi piacerebbe avere una attività mia a livello di acquacultura, dove non so ancora».

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