Bergamo senza confini / Bergamo Città
Domenica 12 Maggio 2019
«Londra premia
ancora il talento»
Perché Londra? Per la musica, la cultura e le opportunità di lavoro». Tiziano Pilustri, 34 anni, originario di Azzano San Paolo, sintetizza così i motivi che lo hanno portato a vivere nella capitale inglese dal 2011. «In realtà – specifica Rossana Piazzini, 30 anni, originaria di Alzano Lombardo e compagna di Tiziano –, nei nostri piani, avremmo dovuto stare qui un anno e poi spostarci in Australia, ma da quando siamo arrivati, ormai 8 anni fa, non ce ne siamo più andati». I due si sono conosciuti a un concerto dei Verdena, nel lontano 2008, e, quando hanno iniziato a frequentarsi nei mesi successivi, lei ha pensato «sceglie me» e lui «tu e me - wow», proprio come canterebbe Alberto Ferrari. Poi, dopo essersi laureati entrambi in design della comunicazione al Politecnico di Milano (Tiziano nel 2006 e Rossana nel 2010), hanno deciso di trasferirsi all’estero.
«Avevamo vagliato diversi posti in cui trasferirci – racconta Tiziano – ma Londra ci è sembrato il più adatto, per via dell’inglese che già conoscevamo, per la non troppa lontananza da casa e, soprattutto per me, per la musica. Uno dei motivi che mi ha spinto a partire è stato proprio la musica. Quando vivevo in Italia, per 6 anni, ho suonato negli Hypnotic Hysteria, una band che si era fatta un certo nome nella Bergamasca, e volevo provare a suonare a Londra. Poi conoscevo già la realtà lavorativa inglese nel mio settore, visto che grazie ai miei precedenti lavori italiani avevo avuto modo di collaborare con clienti londinesi». «Anche io avevo desiderio di cambiare – spiega Rossana –. Avevo bisogno di provare una realtà più grande di quella in cui vivevo e un’esperienza all’estero era quello che ci voleva. Così ad aprile 2011 siamo partiti insieme. Inoltre pensavo anche io che Londra potesse essere un buon posto per noi, dal punto di vista lavorativo, visto considerato che siamo due graphic designer e che qui è il luogo da cui parte tutto».
All’inizio non è stato facile, ma entrambi sono riusciti col tempo e con impegno a trovare la loro dimensione e togliersi anche diverse soddisfazioni lavorative. «I primi due giorni – continua Rossana – siamo stati ospitati da un’amica che viveva già qui, poi abbiamo preso il primo appartamento, era piccolissimo e bruttino, ma come inizio andava bene, almeno per cercare lavoro». «In un mese e mezzo – spiega Tiziano – entrambi avevamo trovato lavoro, potendo così cambiare casa, e dopo 6 mesi abbiamo cambiato di nuovo abitazione, spostandoci dove siamo ora, in una zona non molto distante dal centro, vicino a Victoria Park. Lavorativamente parlando, io, dopo 2 anni e mezzo come dipendente, ho deciso di mettermi in proprio, perché amo avere la libertà di poter gestire il mio tempo come preferisco, così da poter coltivare anche l’altra mia grande passione: la musica. Essere freelance ti permette, poi, di conoscere molte persone, avere una grande varietà di clienti e di progetti».
«Io, invece – racconta Rossana – per i primi 5 anni ho cambiato 5 lavori come dipendente. Dopo il quinto che non mi convinceva ho pensato di mettermi anche io in proprio e ora sono 2 anni che lavoro come freelance. In breve tempo sono riuscita anche ad avere il “The Guardian” come cliente, lavorando per un anno costantemente per loro. Un’esperienza stupenda e molto professionale. Devo dire che lavorare come freelance mi ha permesso di imparare molto di più che lavorare come dipendente. Ora abbiamo aperto un’agenzia insieme, io e Tiziano, ma continuiamo ad avere ognuno i propri clienti».
Le soddisfazioni, per Tiziano, sono arrivate anche dalla musica. «Ho formato una band chiamata MUX, assieme suoniamo spesso nei locali di Londra e nel 2018 abbiamo aperto il concerto della Band of Skulls (band i teschi) a Leicester». «E io – aggiunge Rossana – sono la fotografa del gruppo». A Londra si sono integrati bene e amano vivere lì, ma non sanno se sarà casa loro per sempre, soprattutto con l’incognita Brexit. «Siamo riusciti a inserirci – spiega Tiziano –, soprattutto grazie al lavoro e alla musica. Ci siamo adattati bene alla vita qui, ci piace». «Londra – concorda Rossana – ci permette di avere tutto quello che amiamo. C’è la cultura che ci piace, c’è sempre qualcosa da fare, concerti di ogni tipo e possiamo prendere aerei che vanno praticamente ovunque. E, amando viaggiare, per noi è davvero un valore aggiunto». «Senza dimenticare – continua Tiziano – che qui possiamo dare libero sfogo a un’altra nostra grande passione: il cibo. Ci piace molto mangiare insieme e mangiare bene e qui c’è veramente di tutto in questo senso».
«Certo – spiega Rossana –, ci sono anche aspetti negativi. La vita è molto cara e ora con la Brexit siamo un po’ in attesa di capire come sarà il futuro qui, anche per capire come sarà il nostro di futuro. Noi a livello legale possiamo restare a Londra, il problema sarà vedere come cambierà il lavoro, la vita e tutto il resto». Per ora, infatti, i due preferiscono non fare progetti a lungo termine, in attesa di capire se resteranno a Londra o si trasferiranno di nuovo, che sia un altro Paese estero o rientrando in Italia, dove hanno parenti e amici e da cui preferirebbero non allontanarsi troppo. «Sentiamo ovviamente la mancanza dei nostri cari – continua Rossana – anche se riusciamo a vederli 3 o 4 volte all’anno, tornando in Italia e venendo a trovarci loro. Poi la tecnologia aiuta a sentirli più vicini». «Quindi – conclude Tiziano – anche se dovessimo cambiare Paese, cercheremmo di non allontanarci troppo dall’Italia, in modo da poter essere abbastanza vicini ad amici e parenti e poter tornare nella nostra terra natale ogniqualvolta vogliamo».
Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della comunità bergamasca onlus. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].
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