La ragazza di Vertova che «sussurra» ai cavalli in Scozia

L’unione indissolubile di due grandi amori, quello per l’arte e i cavalli, che l’hanno accompagnata in giro per il mondo. Ha 30 anni Cristiana Messina, è nata a Vertova, e seguendo queste sue passioni ha peregrinato per diverse nazioni e continenti; dal 2016 invece si è stabilita in Scozia, a Edimburgo.
«La mia passione per l’arte si è sempre affiancata a quella per i cavalli – confessa la 30enne –: sin da bambina ho coltivato questi due interessi che hanno condizionato la mia vita. Ho anche viaggiato spesso, amando incontrare persone e paesi nuovi, alla ricerca di esperienze sull’allevamento e sulla doma dei cavalli, perché è ciò che mi piace fare, oltre a dipingere. A 18 anni ho avuto la fortuna di soggiornare a Dublino per circa tre mesi e frequentare una “riding school”, dove ho unito la cura dei cavalli con l’approfondimento della lingua inglese».

«Inseguendo questo sogno sono arrivata in Nuova Zelanda, la patria della natura per eccellenza, e anche qui ho potuto sia ammirare le bellezze di questo straordinario paese, sia conoscere come gestiscono i cavalli nei loro immensi spazi aperti. Tornata in Italia ho vissuto a Bologna per due anni riprendendo a pieno ritmo il percorso artistico, in particolare proponendo alla “Fiera del Libro” di Bologna un mio progetto personale, un libro per bambini che è stato pubblicato a Singapore. Contemporaneamente ho lavorato presso il “Ge.Se.” di Bologna come “groom rider”, non potendo stare senza i miei amati cavalli».

Poi la decisione di fare la valigia e ripartire di nuovo, destinazione Edimburgo. «Sono finita in Scozia frequentando degli ambienti di Milano legati all’arte – prosegue –, lì infatti ho potuto conoscere alcuni artisti che mi hanno suggerito di trasferirmi a Edimburgo, una città con una grande attenzione rispetto a questa realtà, attraverso una cultura di base che favorisce percorsi di fine art. Qui sono davvero tante le proposte rivolte sia agli adulti che ai più piccoli, infatti il mio primo lavoro sono stati dei laboratori con classi di bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni sull’animazione in 2D, presso lo Zoom Club a Summer Hall, uno spazio d’arte proprio all’interno della città. La Scozia mi ha permesso di unire alla perfezione queste due mie passioni, l’arte e l’equitazione, essendo per tradizione un paese molto attento agli animali in generale, e ai cavalli in particolare».

«In questi ultimi anni ho avuto la fortuna di conoscere di persona Monty Robert, di passaggio nel Regno Unito; si tratta di un importante addestratore di cavalli statunitense che propone, da molti anni, una doma dolce e rispettosa dell’animale, attraverso il loro linguaggio non verbale e osservando il loro comportamento allo stato brado. La sua autobiografia ha ispirato il famoso film “L’uomo che sussurrava ai cavalli” con Robert Redford. Grazie a questo incontro ho iniziato a frequentare corsi di “intelligent horsemanship” e ho incontrato Ness, la mia cavalla, abbandonata a se stessa e con grossi traumi emotivi che ho domato e curato riportandola alla serenità, proprio attraverso queste tecniche di doma dolce. Lei è più che un’amica, è il mio “alter ego” e poter dipingere, disegnare, studiare, pitturare negli immensi spazi scozzesi delle Pentland, portandomi tele e pennelli accanto alla mia amata cavalla, è una gioia indescrivibile».

«I cavalli mi regalano da sempre amore e soddisfazioni: Alcuni dei miei dipinti, raffiguranti proprio cavalli, sono infatti stati selezionati per essere esposti alla “Fieracavalli Verona”, in programma fino al 14 novembre. Inoltre, lavorando quotidianamente sulla mia arte e specializzandomi negli studi sui cavalli, sono riuscita a propormi a una Galleria equestre internazionale, “Paard Verzameld”, con base ad Amsterdam, che mi permette di far conoscere la mia arte online».

L’Italia e la Valle Seriana sono comunque sempre lì, nel cuore dell’artista. «Dopo cinque anni che vivo a Edimburgo – conclude -, posso dire che questa città mi ha offerto molte opportunità per crescere a livello professionale e non solo. Trovo che il popolo scozzese abbia una mentalità molto aperta e libera da preconcetti che permette, anche a una come me che viene da un paese straniero, di inserirmi valorizzando ciò che so fare. Ora il mio amore si divide tra l’Italia, dove ho ancora la famiglia e gli amici più cari, e la Scozia che con i suoi spazi infiniti e la sua luce bianca fa da sfondo alla mia pittura. La vita in questa città è molto impegnativa dal punto di vista economico, soprattutto per tanti giovani come me; per riuscire a mantenermi dignitosamente infatti, lavoro sia con i cavalli che nella ricezione turistica, visto che è una città meta di grandi flussi turistici. Ciò mi permette, per ora, di avere un orario settimanale di lavoro flessibile, lasciandomi spazio per continuare a dipingere e a effettuare lavori su progetti artistici, anche con collaborazioni all’interno dell’università».

«Edimburgo è una grande ma vivibile città, con un passato storico e culturale molto antico, e uno sguardo sempre innovativo anche grazie alle sue università di fama internazionale – spiega –. È circondata da una splendida campagna, ed è ricca di verde, con parchi meravigliosi in ogni quartiere. Sorge su tre crateri di vulcani ormai spenti e la sua magia si sente in ogni via; le leggende e il suo clima così severo e duro danno spazio all’immaginazione ed è, infatti, la patria di Harry Potter, dei numerosi fantasmi che abitano gli antichi pub e del mostro di Loch Ness nascosto nei grandissimi laghi… insomma un posto leggendario. È impossibile fare un paragone con una qualsiasi meravigliosa città italiana, ma anche questo selvaggio paesaggio è davvero molto bello. Ora nel mio cuore convivono entrambi i paesi, ognuno a modo suo».

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