«La filosofia antica e Aristotele
mi hanno portato in tutto il mondo»

Occhi puntati sulla collina di Villa di Serio con lo sguardo nel cielo infinito per volare oltre confine. E una grande passione per la filosofia antica. Aristotele il suo compagno di viaggio nella mente e nel cuore. Giulia Bonasio, classe 1987, maturità classica al Liceo Sarpi di Bergamo, ha iniziato a viaggiare spinta dal desiderio di conoscere e di meravigliarsi davanti alla bellezza del mondo sull’incipit della Metafisica di Aristotele che recita «Tutti gli uomini per natura desiderano sapere». Un desiderio che l’ha portata in dieci anni a varcare le porte delle più prestigiose università con dottorati, borse di studio, concorsi e un ambizioso progetto: un libro su Aristotele. Oggi è Assistant Professor in filosofia antica alla Durham University in Inghilterra. Tutto inizia al tempo della maturità con l’incoraggiamento del professore di filosofia del liceo.

«Quell’estate decisi di lasciare Villa di Serio per studiare filosofia all’Università di Padova – racconta Giulia, nello sguardo la determinazione e la forza di chi non molla mai –. Faccio un po’ di concorsi e vengo presa alla Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova. È lì che inizio ad assaporare la libertà della vita da sola e comincio a dare uno sguardo al mondo della ricerca. Tramite un corso all’università, partecipo a un seminario vicino alla baita di del filosofo Martin Heidegger a Todtnauberg, un posto sperduto nella foresta sulle montagne sopra Freiburg in Germania. Lì conosco il figlio di Heidegger, che poi tornerò a trovare per studiare delle note del grande filosofo a margine di un testo di filosofia antica su cui scrivo la tesi. L’ultimo anno di laurea specialistica ho l’occasione di partecipare a un programma di scambio con l’Università della California a Los Angeles e parto. Nove mesi lontano da casa: la prima esperienza lunga all’estero. C’è chi dice che in queste esperienze ci sia una fase di innamoramento in cui tutto sembra bellissimo e poi subentri una fase di disillusione in cui ci si sente persi, soli, spaesati. È un po’ così ma rimango subito catturata. Sento che la mia strada è all’estero».

L’anno dopo la svolta decisiva: un dottorato di filosofia alla Sorbonne di Parigi. «Una tesi sulle emozioni della tragedia greca nella Poetica di Aristotele è stata la chiave vincente per un full immersion nella vita parigina che adoro – ricorda con entusiasmo –. Una città cara e per arrotondare ho fatto la baby sitter “in lingua” (inglese e italiano). Imparo il francese così, tra lezioni accademiche e ore con i bambini. Adoro la vita parigina: i bouquiniste sulla Senna, i quartierini di Parigi con i suoi caffè e la gente che si gode la vita, i musei. Parigi mi rimarrà nel cuore sempre. Lì ho incontrato Daniele che poi diventerà mio marito».

Aristotele è il filo conduttore di un viaggio che la porta a vivere in sei Paesi oltre confine: Francia, Olanda, Germania, Stati Uniti, Canada e Inghilterra e a ottenere una carriera universitaria prestigiosa. «Dopo un anno a Parigi si avvera un piccolo sogno. Vinco una borsa di dottorato di cinque anni alla Columbia University a New York. Basta baby sitter e parto con Parigi nel cuore per questa nuova avventura. New York è immensa, rumorosa piena di gente e di stimoli. Il dottorato mi assorbe completamente. Studio giorno e notte, soprattutto greco e latino. Decido di scrivere la tesi di dottorato sull’etica di Aristotele. Prendo una borsa per fare un anno di ricerca a Monaco di Baviera e un anno di ricerca a Parigi. Le borse di studio sono una fantastica occasione per la mia ricerca. Ma è tempo di nuovi orizzonti. Appena finisco il dottorato, seguo mio marito in Canada, in un posto che in Europa non conosce nessuno ma che è di una meraviglia mozzafiato: Halifax in Nuova Scozia. Una penisola tra foreste immense di conifere e l’oceano. Sono fortunata perché trovo subito dei corsi di latino e greco da insegnare nel Dipartimento di Lettere Antiche (Classics) alla “Dalhousie University” ad Halifax».

La passione vulcanica per la ricerca e lo studio le fa vincere un posto di tre anni al King’s College sempre ad Halifax. Parallelamente insegna un corso annuale di letteratura e filosofia dall’antichità al contemporaneo. E poi tra le centinaia di domande inviate in tutto il mondo ecco di nuovo avverarsi una grande aspettativa: un posto permanente di Assistant Professor in filosofia antica alla Durham University. Era dicembre 2019.

«Ecco un grande sogno che si realizza – mi son detta con una punta di soddisfazione – ma non ho nemmeno il tempo di rendermene conto che in un giorno la mia vita cambia completamente. Sono mamma e ho un posto fisso che mi aspetta dall’altra parte dell’oceano. A novembre nel bel mezzo della pandemia e con un bimbo piccolo ci trasferiamo a Durham dove ora viviamo. A causa della pandemia non si può fare molto ma adoro la campagna inglese e in ogni caso il lavoro non mi lascia molto tempo libero. Questo trimestre insegno due corsi, uno sui presocratici e uno sul pensiero politico antico; seguo degli studenti della triennale e della specialistica e faccio ricerca. Scrivo articoli sull’etica di Aristotele e ho un progetto: il libro sempre su Aristotele. Sono dieci anni che vivo all’estero e soprattutto in questi ultimi due anni in cui non sono potuta tornare a casa l’Italia mi manca. A Villa di Serio ci sono i miei genitori e in provincia mia nonna e tutta la mia famiglia. Ma la mia passione per la filosofia antica mi ha portato all’estero. L’ho inseguita con determinazione e coraggio anche nei momenti in cui sembrava che non ci fossero sbocchi lavorativi o in cui la ricerca sembrava che portasse ad un vicolo cieco. Per gli antichi, la filosofia era soprattutto un modo di vivere. Ho sempre cercato di fare mio questo approccio perché la filosofia fosse non solo una passione e il mio lavoro, ma anche uno stile di vita».

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