Bergamo senza confini / Pianura
Domenica 02 Aprile 2023
«In Italia vivevo giorni tutti uguali. La mia nuova vita a Fuerteventura»
Massimo Testa. La routine e i sacrifici, poi la malattia Lo stop forzato a 40 anni e la svolta durante un viaggio Ora con la moglie Elena amministra un’azienda turistica.
Da Treviglio a Fuerteventura con due valigie piene di sogni. «Non è mai troppo tardi per ricominciare» esordisce sorridendo il 50enne trevigliese d’adozione Massimo Testa che vive a Fuerteventura con la moglie Elena Massignan. «L’amore trasforma e guarisce – dice Massimo e racconta –: sono nato in Germania ma ho vissuto la maggior parte della mia vita a Treviglio, in un appartamentino come tanti, vicino alla Same. Nonostante il diploma di chimico alimentare e i diversi corsi di formazione che ancora oggi faccio, mi sono dovuto adeguare e fare i lavori più disparati, dal magazziniere al consulente assicurativo e di investimenti, per pagare il mutuo della casa. Le mie giornate erano tutte uguali: partivo all’alba e rientravo tardi la sera.
Mi dividevo tra il lavoro e il volontariato in difesa dell’ambiente e degli animali, ma tutte queste esperienze e sacrifici hanno forgiato l’uomo, seguendo sempre a testa alta i principi di onestà ed educazione insegnati dai miei genitori che mi sono stati d’esempio».
La malattia
«Una routine che mi attanagliava sempre più facendomi sentire prigioniero di una vita dove tutto era programmato – ricorda – e l’unica aspettativa erano le vacanze estive, passate regolarmente in montagna ed è proprio lì che pensavo di trasferirmi, con mia moglie, una volta andato in pensione. Stavo vivendo una vita che non sentivo mia. Nonostante i ritmi frenetici avevo la sensazione di essere fermo a guardare la vita che scorreva anziché viverla intensamente. A causa dello stress accumulato mi ammalai e il medico mi consigliò di staccare la spina e trascorrere qualche giorno al mare ma l’estate era lontana e dall’aeroporto di Bergamo partiva un volo diretto per Fuerteventura. Era il 2013 e mai avrei immaginato che questo viaggio avrebbe potuto cambiare per sempre la nostra la vita».
La vacanza
Lunghe spiagge incontaminate, acque cristalline, panorami mozzafiato: Fuerteventura è chiamata «la playa de Canarias» e vanta oltre 150 chilometri di spiagge che vanno dal nero della lava ormai sgretolata al dorato di trasparenti fondali, inoltre il suo clima secco e caldo durante tutto l’anno, la rende meta ideale per le vacanze. L’isola è alla stessa latitudine della Florida e del Messico, le temperature raramente scendono sotto i 18 °C o salgono sopra i 28°C. «Fu amore a prima vista – ricorda Massimo –. Entrai subito in connessione con la natura che esercitò sin dal primo istante un effetto estremamente positivo sulle mie emozioni e sui miei pensieri donandomi nuove energie. Ritornammo a Treviglio ma un bel pezzo del nostro cuore era rimasto in quella meravigliosa isola delle Canarie».
I ritorni
«Negli anni successivi ci tornammo per scoprirla in tutte le sue sfaccettature e analizzando quali potessero essere le reali possibilità di lavoro facendo un accurato studio di mercato e confrontandoci con la gente del posto che parla spagnolo, italiano e bergamasco – spiega Massimo Testa –.
Non avevo più dubbi: quello era il luogo in cui volevo vivere con mia moglie. Aria pulita, ambiente incontaminato, paesaggi lunari, mare cristallino, spiagge meravigliose, persone che ti salutano con un sorriso. Anche nella Bergamasca per la verità abbiamo incontrato persone che ci hanno aperto il loro cuore e tra queste il mio meccanico di fiducia Guido Beretta, un uomo eccezionale che ringrazierò e ricorderò per sempre».
Il trasferimento
Fuerteventura è la seconda isola più grande delle Canarie (in Spagna), la più antica e selvaggia ma sulla costa non mancano strutture turistiche, mentre l’interno conserva i paesini più tradizionali. L’aeroporto è sulla costa, verso la metà dell’isola, così si possono facilmente raggiungere tutte le località. A 43 anni la svolta: «Proprio così – afferma Massimo –: con solo un paio di valigie piene di sogni e di progetti, lasciammo definitivamente tutto alle spalle per rimetterci in gioco. Inizialmente lavorai come commerciale in aziende locali poi divenni un libero professionista. Per un breve periodo ho lavorato anche in una farmacia avendo conseguito il diploma di tecnico di farmacia e parafarmacia. Nel 2019 mi hanno proposto di candidarmi, nelle elezioni comunali, come assessore e ne sono stato molto lusingato essendo allora l’unico italiano nelle liste».
L’agenzia di viaggi
«Ma è nel 2019 che il mio sogno diventa realtà: nasce “Stop in Paradise” (“Fermati in Paradiso”) l’azienda turistica di cui sono Amministratore unico, il nostro ufficio si trova nella zona pedonale della capitale, Puerto del Rosario. La nostra mission è organizzare eventi, valorizzare e promuovere le migliori realtà turistiche dell’isola e farle conoscere affinché chi viene qui in vacanza ne abbia rispetto. Siamo diventati il punto di riferimento per i bergamaschi e gli italiani che vogliono trascorrere qui le loro vacanze. Ci impegniamo ogni giorno con entusiasmo, ci piace vedere il cambiamento tra chi arriva e chi riparte. Oltre a un’inevitabile abbronzatura cambia l’espressione dei volti, s’illumina lo sguardo ed esce spontaneo un sorriso: questi sono gli amici di Fuerteventura».
«Ad oggi contiamo più di 30mila amici/followers suddivisi nei tre gruppi Facebook (Vieni e Fuerteventura, Italiani nell’isola di Fuerteventura e Amo Fuerteventura) oltre alla pagina ufficiale di “Stop in Paradise” – spiega Testa –. Inizialmente non è stato semplice ma con umiltà, rispetto e coraggio siamo riusciti a inserirci nel tessuto sociale dell’isola, a farci conoscere e apprezzare dagli imprenditori e dalle autorità del luogo con i quali si è creata un’ottima sinergia tanto che sono stato invitato a far parte della Commissione del Turismo nella Camera di Commercio».
La pandemia
Tra le tante difficoltà superate anche il periodo del Covid: «È stato un periodo davvero difficile – dice Massimo – e non nascondo che a volte sarebbe stato più facile gettare la spugna e chiudere, ma dai bergamaschi ho imparato ad avere una marcia in più, e se facciamo un passo indietro è solo per prendere la rincorsa. E così è stato. Ora viviamo la nostra vita in modo semplice, essenziale, molto diversa dalla precedente. La nostra azienda di servizi turistici offre un servizio più personalizzato e coinvolgente rispetto a una piattaforma online, instaurando un rapporto diretto con chi si rivolge a noi». «Tutto ciò che oggi è una realtà, prima era soltanto un frammento di un sogno impossibile» afferma William Blake in un testo e così è stato per Massimo e sua moglie Elena. «Noi continuiamo a credere nell’impossibile – afferma sorridendo Massimo – e chissà magari in un futuro nemmeno troppo lontano diventeremo una vera e propria agenzia di viaggi per i bergamaschi e gli italiani che vorranno venire e fermarsi in questo paradiso».
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