Due bergamaschi a Bangkok: «I nostri mobili in legno per ville e resort»

La storia. Falegnami, si sono conosciuti su un cantiere a Mosca. Dal 2018 in Thailandia hanno creato la loro impresa. «Così portiamo il saper fare di Bergamo nel mondo».

Due bergamaschi uniti dalla forte passione per il legno, che si sono conosciuti a Mosca e che oggi a Bangkok sono i proprietari della T&S C. Furniture. È questa, in estrema sintesi, la storia di Attilio Sala, classe 1974, originario di Zanica, e Mattia Taminelli, classe 1992, di Dalmine, che dal 2018 sono soci della loro attività in Thailandia. Certo, le strade per arrivarci sono state diverse. «Io – racconta Attilio Sala – dopo la terza media ho iniziato subito con l’apprendistato come falegname. Ho avuto l’opportunità di lavorare presso un’azienda a Comun Nuovo - la Sab arredamenti - ed è stato l’inizio della mia avventura in questo settore. Fin da subito mi sono reso conto che questo lavoro mi piaceva, mi piaceva vedere come partendo da varie tipologie di legno e utilizzando diversi sistemi di lavorazione si potessero creare diverse cose.

Purtroppo nel 1998 la ditta ha chiuso, ma fortunatamente, anche se in un periodo non particolarmente vantaggioso per il settore, io trovai subito un nuovo posto di lavoro alla Rach Finazzi, a Comun Nuovo: andavo in trasferta, in Italia, ma anche all’estero. Ma purtroppo le favole non durano sempre e nel 2010 l’azienda dichiara il fallimento. Così col mio collega Domenico Macrì decidemmo di aprire Partita Iva come artigiani e di metterci in proprio e a fine 2011, le trasferte iniziano anche fuori Europa, tra America, Medio Oriente e Asia». E poi, ecco la svolta. «Veniamo contattati per un montaggio di un negozio a Mosca – spiega Attilio –, dove ero già stato molte volte. L’arredamento era molto impegnativo, quindi l’azienda, oltre a me e al mio collega, chiama altre squadre, e proprio in questa occasione incontro Mattia Taminelli: in un mese terminiamo il lavoro e restiamo comunque in contatto».

Mattia, invece, racconta che a 16 anni ha deciso di imparare un mestiere e andare a lavorare, «Iniziai a fare i traslochi – dice Mattia –, un lavoro abbastanza pesante ma che mi ha svezzato per bene. Facendo i traslochi ho quindi iniziato a montare e modificare mobili e il lavoro del falegname-montatore mi piaceva sempre di più. A 18 anni ho voluto provare a entrare in una azienda più grande, una falegnameria che offriva servizi di montaggi per arredamenti di negozi dell’alta moda: fui preso dalla Bma Bergamo montaggi arredamenti. Da lì passarono quasi due anni mezzo sempre in trasferta, con mete come New York, Dubai, Mosca fino a quando arrivai a fare una trasferta a Bangkok per una grande azienda nell’arredamento: Cassina, azienda fondamentale per la mia crescita. Durante questa trasferta io e il mio team leader Davide conoscemmo il responsabile di Cassina Sea (southEastAsia) e qualche mese dopo ci proposero di spostarci in Thailandia, a Bangkok, per seguire la produzione di negozi e hotel di lusso».

Il trasferimento in Thailandia

Così fu e Mattia nell’agosto 2013 si trasferisce in Thailandia. «Durante la collaborazione con Cassina – continua Mattia – la mole di lavoro diventava sempre di più, così l’azienda ci chiese di chiamare qualche altro italiano e noi pensammo subito ad Attilio, conosciuto qualche anno prima in un cantiere a Mosca (sembra assurdo ma lui di Zanica e io di Dalmine e ci siamo conosciuti in un cantiere in Russia). Così ci raggiunse anche lui». Nel 2015, quindi, Attilio e Mattia iniziano a lavorare insieme per Cassina in Thailandia. Dopo circa 5 anni, nel 2018, sia Mattia che Attilio però decidono di licenziarsi e, dicono, «ci sedemmo al tavolo a pensare a cosa fare insieme. Inizialmente pensavamo a un bar o ristorante, hotel o guest house, ma poi pensandoci bene ci siam detti: siam bravi a fare i mobili, perché non continuiamo con quello?».

«A gennaio 2018 – spiega Attilio – apriamo quindi la T&S C. Furniture con sede a Hua Hin, una zona turistica sul mare a 200 km a sud di Bangkok con molti hotel ristoranti, villaggi, dove abita anche la mia attuale compagna May che ringrazio per essermi stata di grande aiuto per l’azienda e per migliorare il mio inglese e imparare un po’ di thailandese». «Hua Hin fu davvero la scelta giusta – aggiunge Mattia –, pieno di stranieri over 50 in pensione con il vizio del golf, bellissime ville di alto livello e clientela esigente che cercava prodotti di qualità. Ricordo ancora i primi due ordini, furono due cucine in un bellissimo resort (La Lua resort) clienti italo-francese e il suo amico francese, ancora li ringraziamo per la fiducia. Da lì in poi è stato tutto in salita, ma nel senso buono, si iniziò a lavorare sempre di più, ma anche con più risultati. Fino a quando, dopo un paio di anni, decidemmo di aprire il nostro show office sulla strada principale di Hua Hin».

L’azienda in crescita

In 4 anni la T&S C. Furniture è cresciuta molto e Mattia e Attilio vedono un futuro in continua crescita. «Giusto poche settimane fa – specifica Mattia – abbiamo stretto una collaborazione con un bresciano che vende arredamenti a Phuket e ora siamo diventati concessionari di mobili da esterno a Hua Hin. La nostra è ancora una piccola realtà formata da me, Attilio, 10 dipendenti e dei collaboratori esterni per la produzione, ma siamo in forte sviluppo. In 4 anni la nostra vita è davvero cambiata, siamo partiti con pochi spicci e si andava avanti a riso e pollo ma finalmente dopo 4 anni si vedono i risultati. Molto importante per me è stata la nascita di mia figlia Emily a fine 2018, lei mi ha dato la forza di dare sempre di più per raggiungere gli obiettivi posti». Certo, casa manca a entrambi e anche a causa della pandemia Attilio e Mattia non sono potuti tornare in Italia per diversi mesi, ma il sogno di entrambi è quello di continuare a far crescere la loro azienda, insieme. «Quest’anno – racconta Attilio –, a maggio, sono riuscito finalmente a rientrare in Italia e dopo tre anni ho potuto rivedere i miei amici e e parenti, mamma, sorelle e cognati, ma soprattutto i miei quattro nipoti, Angelica, Davide, Febe ed Evan: mancano, certo ma fortunatamente “ci vediamo” tramite Whatsapp. Io e Mattia siamo sempre più soddisfatti del lavoro svolto, cerchiamo di aumentare il nostro sogno, di portare il timbro italiano e quel Made in Italy, ma soprattutto bergamasco, in Thailandia, che è invidiato e ricercato in tutto il mondo».

«Bergamo? Ci manca tanto»

«Ovviamente manca tanto casa – conclude Mattia –, gli amici, la famiglia e la mia nonna più di tutti. Se ripenso a quasi dieci anni fa, quando mi fecero la proposta di venire qui, mio padre non era molto convinto e io ero solo un ventenne e gli dissi che provavo sei mesi, ma dopo che avevo passato due settimane qui sapevo già dentro di me che avevo trovato un’altra casa. Per via del Covid non torno in Italia da oramai due anni e mezzo, ma sto programmando una bella vacanza per la prossima Pasqua, con un bel giro a casa e del centro Italia con mia figlia Emily che ha già imparato molto riguardo la nostra cultura grazie all’associazione bimbi italiani in Thailandia».

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