«Bergamo nel dna», ora docente a Londra: «Sono stata anche da re Carlo»

LA STORIA. Tibisay Morgandi insegna alla Queen Mary University, il papà è di Valbondione e la mamma sudamericana. Gli studi tra il Sant’Alessandro e Harvard negli Usa.

Un percorso accademico d’eccellenza, una carriera internazionale di alto livello e un’apertura al mondo che pochi possono vantare. Tibisay Morgandi, italo-venezuelana di origini bergamasche, ha un percorso unico che l’ha portata a vivere e lavorare in diverse città del mondo e oggi a essere professore associato alla Queen Mary University of London, dove insegna Diritto internazionale dell’energia e dell’arbitrato internazionale. Nata a Madrid da papà Domenico, bergamasco di Valbondione, e mamma Lidice, venezuelana, Tibisay si è trasferita a Bergamo quando aveva solo 3 mesi. Ma la sua ascendenza latina e ispanica va oltre: la nonna materna era messicana e il nonno materno di Tenerife.

Gli studi al Sant’Alessandro

Cresciuta a Lallio e poi a Ranica, ha frequentato le scuole medie e il liceo classico Sant’Alessandro a Bergamo. A 16 anni ha vissuto la sua prima esperienza internazionale in Nuova Zelanda, un semestre che le ha cambiato la vita. «I neozelandesi sono persone molto accoglienti e grandi amanti della natura – racconta –. Mi hanno insegnato l’importanza dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. La famiglia che mi ha ospitato era meravigliosa e le amicizie a scuola e con gli altri ragazzi in scambio mi hanno permesso di allargare i miei orizzonti». Dopo il ritorno in Italia, Tibisay prosegue gli studi, laureandosi in Giurisprudenza alla Cattolica di Milano. Durante l’università fa uno scambio di un semestre al Graduate Institute di Ginevra, uno degli istituti migliori al mondo per studiare diritto internazionale. «L’idea di studiare al Graduate Institute è stata ispirata da mio fratello Nestor, che si era trasferito a Ginevra per la Laurea in Relazioni internazionali. L’esperienza a Ginevra è stata una svolta nel mio percorso; mi ha permesso di capire le infinite sfaccettature del diritto internazionale».

Nata a Madrid da papà Domenico, bergamasco di Valbondione, e mamma Lidice, venezuelana, Tibisay si è trasferita a Bergamo quando aveva solo 3 mesi. Ma la sua ascendenza latina e ispanica va oltre: la nonna materna era messicana e il nonno materno di Tenerife

Il ricordo di Mario Caffi

Dopo la laurea, Tibisay decide di approfondire gli studi in Diritto internazionale intraprendendo prima un Master e poi un PhD al Graduate Institute di Ginevra. «Volevo specializzarmi in diritto internazionale dell’energia perché era un campo emergente e in forte crescita; con la mia tesi di dottorato volevo contribuire allo sviluppo di questa materia giuridica». Torna a Bergamo per svolgere la pratica forense allo studio Caffi Maroncelli e Associati e, successivamente, diventa avvocato. «Ricordo con affetto l’avvocato Mario Caffi per le sue spiccate qualità umane e professionali; la sua capacità di associare la professione di avvocato e arbitro con l’attività di docente universitario è stata una grande fonte di ispirazione per me». In seguito, Tibisay compie un altro passo importante nella sua carriera professionale, intraprendendo un Master of Laws ad Harvard.

Il Master ad Harvard

«Harvard è stata una delle esperienze più straordinarie della mia vita. Dal primo giorno, ti rendi conto di essere attorniata dall’eccellenza. Quest’esperienza ti trasforma, ti motiva a dare il meglio di te e a pensare a come poter mettere gli insegnamenti acquisiti a servizio del tuo Paese e della comunità internazionale». Dopo Harvard, Tibisay viene assunta come avvocato in un prestigioso studio legale internazionale, Freshfields, e si trasferisce a Parigi. «Ho imparato tantissimo a Freshfields, lavorando su diverse pratiche di diritto pubblico internazionale e arbitrato internazionale. Ho anche avuto il privilegio di assistere il Cile in una controversia internazionale contro la Bolivia e di partecipare all’udienza relativa a questa controversia di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja. Quest’esperienza mi ha permesso di realizzare uno dei miei più grandi sogni come giurista internazionale».

Diritto dell’energia a Cambridge

Nonostante l’esperienza molto positiva a Parigi, Tibisay decide di portare a termine il dottorato di ricerca e nel 2015 si trasferisce a Cambridge, dove il suo direttore di tesi aveva creato un centro di ricerca in diritto dell’energia. A Cambridge, Tibisay finisce di scrivere la tesi di dottorato, che difende con successo a Ginevra nel 2016. In seguito, Tibisay vince anche un finanziamento del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica che le permette di intraprendere un post-dottorato all’Università di Cambridge, dove comincia a insegnare e continua la sua attività di ricerca. E proprio a Cambridge incontra suo marito Lorand. «Mio marito Lorand è un avvocato internazionale e insegna diritto del commercio internazionale all’Università di Cambridge. La passione per il diritto internazionale ci ha senz’altro uniti. Lorand è australiano, di Sydney, ma ha fatto il dottorato all’Istituto europeo di Firenze; perciò, conosce bene e apprezza molto la cultura italiana. Anche per me è stato abbastanza semplice sentire affinità con la cultura australiana, che è molto simile a quella neozelandese. Ci siamo sposati nel 2021 proprio a Cambridge, nella cappella di Trinity Hall, il college di Lorand. È stata una grandissima emozione poter celebrare la nostra unione, accompagnati dai nostri cari, in un luogo così significativo per noi».

Docente alla Queen Mary

Oggi Tibisay è professore associato di diritto internazionale dell’energia alla Queen Mary University of London. «La mia vita si divide tra l’insegnamento, la ricerca accademica e la professione di avvocato internazionale; assisto principalmente stati e organizzazioni intergovernative. Recentemente ho anche avuto il privilegio di assistere il governo italiano in una questione di diritto del mare, realizzando così un altro sogno nel cassetto. Spero di poter continuare a servire il mio Paese e, perché no, anche Bergamo. Collaboro anche con arbitri internazionali e recentemente sono stata nominata rappresentante per lo UK dall’Energy Disputes Arbitration Center». Quest’anno Tibisay ha inoltrato la richiesta per la cittadinanza britannica.

«Lo spirito di sacrificio, la tenacia e l’umiltà dei bergamaschi mi hanno insegnato tanto e dato gli strumenti necessari per superare gli ostacoli che inevitabilmente si incontrano nel cammino. Devo molto alla mia famiglia e ai tanti mentori incontrati nel percorso per aver creduto in me e per avermi motivato a seguire i miei sogni»

«Dopo tanti anni nello UK, credo che sia un passo importante, soprattutto dopo la Brexit. Recentemente ho anche avuto modo di conoscere re Carlo al Castello di Windsor in occasione della consegna di una medaglia (Member of the Order of the British Empire) a mio marito Lorand. È stata un’esperienza molto toccante. Nonostante sia grata allo UK per le opportunità che mi ha dato resto molto legata all’Italia e a Bergamo. Mi mancano le sciate nelle nostre montagne, le passeggiate in Città Alta, i profumi e i sapori della nostra terra, nonché la generosità e la solidarietà dei bergamaschi. Torno appena posso a trovare i miei genitori e seguo con passione Sofia Goggia e l’Atalanta. Ma soprattutto, a distanza di tempo, mi sono resa conto che crescere a Bergamo è stata una grande fortuna. Lo spirito di sacrificio, la tenacia e l’umiltà dei bergamaschi mi hanno insegnato tanto e dato gli strumenti necessari per superare gli ostacoli che inevitabilmente si incontrano nel cammino. Devo molto alla mia famiglia e ai tanti mentori incontrati nel percorso per aver creduto in me e per avermi motivato a seguire i miei sogni».

Bergamo senza Confini

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