Zingonia, da gennaio giù le torri
Ex residenti già nelle nuove abitazioni
Comincerà a gennaio l’abbattimento delle torri di Zingonia e, nel frattempo, sono già stati sistemati quasi tutti gli ex residenti.
Questi i principali esiti del sopralluogo che l’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità della Regione Lombardia, Stefano Bolognini, ha effettuato mercoledì mattina a Zingonia. Lo hanno accompagnato i sindaci di Ciserano, Enea Bagini, e di Verdellino, Silvano Zanoli e il comandante dei Carabinieri, Gerardo Tucci.
«Manteniamo il cronogramma che ci eravamo dati - ha spiegato Bolognini - le torri saranno infatti abbattute a partire dal mese di gennaio e l’area verrà riqualificata con spazi verdi, commerciali e residenziali. Anche a nome del presidente Fontana ho trasmesso a tutti la nostra vicinanza e la determinazione a proseguire per restituire il territorio alle comunità e ai cittadini».
Il sopralluogo è stato anche l’occasione per verificare lo stato di assegnazione degli alloggi. «Dopo anni di mollezza e degrado, alimentati purtroppo anche dai recenti incendi di natura dolosa - ha aggiunto l’assessore - per le torri Anna e Athena di Ciserano stiamo venendo a capo di una situazione di forte criticità e siamo ormai in dirittura d’arrivo. L’Aler ad oggi ha assegnato 48 alloggi agli ex residenti, per 5 famiglie è in atto la procedura di consegna ed anche per le ultime 4 si è in via di definizione».
Per non abbassare l’attenzione, l’assessore ha convocato, per metà settembre, il collegio di vigilanza sull’Accordo di programma e a seguire, un incontro col prefetto di Bergamo. Regione Lombardia pone molta attenzione anche al centro abitato di Verdellino e alla vicina piazza Affari.
«Zingonia - ha concluso Bolognini - costituisce uno snodo importante, dove confluiscono gli interessi e la mobilità di diverse province: la riqualificazione dell’area delle torri porterà un indotto importante, ma la Regione non intende abbassare l’attenzione su questo territorio, dove le comunità e le autorità si sono coinvolte in un grande sforzo, di cui aspettano i frutti».
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