Truffa dello specchietto con narcotico
Preso di mira 45enne di Caravaggio
L’uomo sotto effetto di narcotico ha chiamato un’amica per farsi prestare i soldi e lei gli ha detto di chiamare i carabinieri: il truffatore se l’è svignata.
Ha subìto un tentativo di truffa con la tecnica dello specchietto retrovisore rotto: prima il malfattore gli ha chiesto i soldi per compensare il danno, poi l’ha stordito con dello spray.Alla fine, niente truffa, ma tanta paura per l’impiegato 45enne di Caravaggio che si è ripreso dopo un minuto dal «blackout», causato secondo lui da un narcotico. È accaduto mercoledì alle 10, quando l’uomo al volante della sua Jeep Renegade arrivava da Morengo diretto a Pagazzano. D’un tratto ha sentito un botto sulla fiancata dell’auto. Ha accostato fermandosi nel parcheggio del cimitero. «Sono sceso spaventato e dopo pochi secondi si è avvicinato un tipo sui quarant’anni, italiano e di carnagione olivastra – ha raccontato l’impiegato –. Mi ha accusato di avergli danneggiato lo specchietto retrovisore della fiancata destra della sua Fiesta. Ha fatto una veloce valutazione del danno e poi, per evitare la constatazione amichevole, mi ha chiesto 250 euro».
Quando il 45enne ha detto di non avere i soldi, il truffatore gli ha chiesto se non aveva il bancomat e degli amici del paese che gli potessero prestare i soldi. Poi per il 45enne è scattato il black out: «Sono stato svegliato dalla voce di un’amica che al cellulare mi metteva in guardia contro le truffe e di chiamare subito i carabinieri. A quel punto il tipo è sparito e si è allontanato con l’auto». Stando a quanto raccontato ai carabinieri della stazione di Caravaggio, l’impiegato avrebbe ricevuto sul viso una spruzzata di narcotico, come risultato dai segni rimasti sulle lenti dei suoi occhiali da vista.
© RIPRODUZIONE RISERVATA