Treni, in provincia fermate «fantasma»
Sotto le telecamere solo l’abbandono

Fino al 2009 erano dette «stazioni fantasma» perché, nonostante fossero pronte, i treni sulla linea ferroviaria Bergamo-Treviglio non fermavano ancora alle loro banchine. E quando il servizio è entrato in funzione, le fermate non hanno smesso l’aspetto di una «terra di nessuno».

Sono le fermate ferroviarie di Arcene, Stezzano e Levate dove, circa un anno fa, Rfi (Rete ferroviaria italiana), proprio per cercare di renderle meno isolate, ha provveduto a installare delle telecamere di videosorveglianza nei sottopassi, all’inizio delle lunghe rampe di accesso e anche sulle banchine ferroviarie. Tutto ciò, tuttavia, non ha contribuito a eliminare il senso di insicurezza e abbandono che si respira nelle tre fermate che, in quanto non stazioni, sono sempre state incustodite dal personale della compagnia ferroviaria.

L’unico personale autorizzato che si dovrebbe vedere è quello delle pulizie. Questi, almeno secondo l’«avviso ai viaggiatori» affisso sulle mura, dovrebbe passare il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle 6 alle 7, a effettuare delle operazioni di pulizia, definite standard. A giudicare dai rifiuti sparsi era però realmente difficile pensare che fossero intervenuti la stessa mattina: i cestini erano infatti pieni di immondizia; carte e bottiglie di vetro e plastica erano sparsi ovunque, anche nelle aiuole di fiori. A Levate, vicino a uno degli ingressi della fermata, abbiamo anche trovato ammassati vestiti e coperte usate.

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