Sputa ai carabinieri: «Ho la Tbc»
E all’udienza tutti con la mascherina
Movimentata udienza in Tribunale per un tunisino arrestato sabato sera a Romano di Lombardia.
Era stato arrestato sabato a Romano di Lombardia con le accuse di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e porto abusivo d’arma impropria (un tirapugni), ma i problemi causati dal un 26enne tunisino non sono finiti lì. Prima ha opposto resistenza, poi ha simulato atti autolesionistici, infine dato testate ai finestrini dell’auto dei carabinieri che lo stavano conducendo in caserma. Stando ai militari, avrebbe poi proseguito con calci, pugni e perfino sputi verso di loro, urlando: «Ho la tubercolosi!»
E così la presenza del giovane lunedì mattina in Tribunale a Bergamo per il processo in direttissima ha generato non poca apprensione. Tanto che il giudice Maria Luisa Mazzola ha impedito il suo accesso in aula, disponendo che parte dell’udienza venisse celebrata nella camera di sicurezza dove il giovane era stato condotto, e invitato un addetto del Tribunale a recarsi immediatamente nella più vicina farmacia ad acquistare le mascherine protettive necessarie per ridurre le probabilità di un eventuale contagio.
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