Spirito intelligente e tempra d’acciaio: in una mostra la vita dell’aviatore Locatelli

Domenica 3 aprile è stata inaugurata la mostra di cimeli del maggiore Antonio Locatelli (1895-1936), unico aviatore italiano decorato di tre medaglie d’oro al Valore militare, è stata inaugurata ieri nella sala consiliare del Filandone di Martinengo. L’esposizione, aperta fino al 10 aprile, è stata organizzata dal Centro Studi Martinengo, in collaborazione con i collezionisti che hanno messo a disposizione prezioso materiale per commemorare l’aviatore e artista bergamasco. L’evento è stato anticipato dal corteo dalla sede degli Alpini culminato con la deposizione di una corona di fiori al Sacrario dei Caduti.

Fotografie, disegni, medaglie

Presenti numerose sezioni provinciali dell’Associazione Arma Aeronautica e i rappresentanti dell’Istituto del Nastro Azzurro delle federazioni di Bergamo, Lecco e Cremona. A fare gli onori di casa Pasquale Busetti, presidente del Centro Studi Martinengo. La mostra racconta la storia di Locatelli, attraverso due suoi busti, divise, cappelli, fotografie, disegni, inoltre scritti, libri, riviste, medaglie, mostrine e monete. Sala consiliare gremita e numerosi gli interventi sulla figura di Locatelli.

Due conferenze sulla sua vita

La nipote Laura Mazza Buglione di Monale ne ha tracciato un profilo ricordando le attività di politico, pittore, scrittore, alpinista e viaggiatore: «Siamo qui a ricordare un eroe, con uno sguardo al passato nel rispetto della storia, con l’attenzione al futuro. Ricordiamo anche uno spirito intelligente, una tempra d’acciaio, una figura dagli occhi di fanciullo, dalla freschezza vibrante i cui valori erano la patria, la mamma, il volo e l’arte. L’eroismo era il suo modo di vita e ogni atto della sua esistenza fu improntato da questa caratteristica». Locatelli sarà ricordato in settimana con due conferenze alle 21 al Filandone: «Locatelli e l’arma aerea» tema del 7 aprile, «Locatelli, alpinista, fotografo e viaggiatore» quella dell’8.