Si riapre il dibattito sul rondò dell’A4
Adiconsum: «Servono interventi urgenti»

Torna il dibattito sulla rotonda che porta al casello dell’autostrada. Dopo tanti anni e tante promesse non è stata ancora trovata una soluzione e Adiconsum sollecita un cambio di rotta.

«Il dibattito attorno la pericolosità della rotonda dell’autostrada a Bergamo si trascina da parecchi anni; un progetto c’è, è stato pomposamente presentato, ma da allora non se ne è più saputo alcunché. Intanto, ogni giorno, migliaia di automobilisti attraversano quell’incrocio a proprio rischio e pericolo. Ogni giorno riceviamo lamentele e richieste di intervento da parte di lavoratori e lavoratrici che si chiedono fino a quando dovranno temere di dover passare per quella rotonda».

Mina Busi, presidente ADICONSUM Bergamo, interviene sulla “questione rotonda”, prendendo a esempio la lettera, l’ennesima, giunta sul tema all’associazione di via Carnovali. «Per esigenze logistiche, da Bergamo Centro, percorro Via Autostrada e, alla rotonda che segue, devo immettermi nella superstrada in direzione Brescia-Cremona-Lovere – scrive D.Z. una madre lavoratrice a Ghisalba. Mi trovo quindi costretta ogni mattina ad attraversare il fiume delle auto che, a velocità sostenuta, escono dal casello dell’autostrada di Bergamo. Ogni giorno io e tanti altri come me, ci troviamo inesorabilmente in coda, al di qua di una massa di auto che vediamo provenire, veloci, dalla ns destra, da attraversare, da ‘guadare’, nella snervante tensione di intravedere un pertugio per buttarsi, con timore e speranza insieme che chi proviene dal casello ’TI VEDA’ e soprattutto ’RALLENTI’, a rischio costante di incidente, perché è veramente pericoloso, ma ‘DEVI’ buttarti, per arrivare al lavoro possibilmente in orario, e non puoi ‘aspettare’ che non arrivi nessuno perché non ti muoveresti più...».

«Non vorremmo che per affrontare davvero la questione e intervenire per risolvere l’annosa situazione debba scapparci il morto – continua Busi. Comune, provincia e Autostrade trovino risorse e tempi per dotare Bergamo, città onorata dall’Unesco e da un turismo sempre più in espansione, di un ingresso alla città degno di questi prestigi».

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