Si completa il casello A4 a Dalmine: «Test per il caos traffico»

VIABILITA’. Il 21 febbraio apre l’ultimo svincolo. L’assessore: flussi sdoppiati. Il sindaco di Stezzano: «Situazione già caotica e tanti si riversano in paese».

Un camionista sbaglia strada e, nonostante i cartelli siano piuttosto chiari, imbocca la vecchia strada d’accesso al casello, imbattendosi nel cantiere per i lavori di quella che in realtà diventerà la nuova uscita dall’A4, esclusiva per chi sarà diretto a Dalmine e sulla ex statale 525: sarà inaugurata e aperta il 21 febbraio. La nuova e già esistente strada d’accesso al casello si trova poco più a est, allo svincolo successivo della tangenziale sud di Bergamo e si imbocca dalla rotatoria – in prossimità dell’ingresso al centro commerciale «Le 2 Torri» – su cui si è concentrato, nelle ultime settimane, un traffico piuttosto corposo.

La situazione in tempo reale

E alle 17 del 12 febbraio la situazione era proprio questa: auto incolonnate in entrambe le direzioni della tangenziale sud (che passa sopra la rotatoria d’accesso al casello) e rallentamenti per chi si immette nel nuovo svincolo autostradale. Mentre il casello è rimasto nella stessa posizione, a nord dell’autostrada, quella che è già cambiata è la modalità d’accesso: prima si passava per un «imbuto» raggiungibile dalla rotatoria sulla 525 a Dalmine, dove si creavano lunghe code in entrata e in uscita dall’A4. Ora in autostrada si entra, sia che si arrivi da Stezzano sia da Dalmine, appunto dalla rotatoria all’altezza delle «2 Torri», a sud del tracciato autostradale e passando sul nuovo cavalcavia aperto da prima di Natale.

Ora in autostrada si entra, sia che si arrivi da Stezzano sia da Dalmine, appunto dalla rotatoria all’altezza delle «2 Torri», a sud del tracciato autostradale e passando sul nuovo cavalcavia aperto da prima di Natale

Tra cantiere e svincoli nuovi di zecca, qui è dunque un vero groviglio di strade e rampe. «Il 21 febbraio apriremo anche la nuova uscita esclusiva per Dalmine e questo dovrebbe alleggerire il peso alla rotatoria di innesto del nuovo svincolo – spiega la vice sindaco e assessore alla Viabilità di Dalmine, Sara Simoncelli –. In pratica, il flusso d’uscita dall’A4 verrà diviso tra chi andrà verso Stezzano e che imboccherà il cavalcavia verso la tangenziale sud, e chi sarà diretto verso Dalmine, che proseguirà a raso, passando sotto il cavalcavia e di fatto percorrendo quella che era già in passato la strada d’uscita. Solo che lo era per tutte le direzioni ed era anche l’ingresso. Ingresso che, invece, ora è stato spostato alla nuova rotatoria vicino all’Esselunga e che è doppio, a seconda della direzione da cui si arriva».

Il miglioramento della viabilità

Il completamento del casello dovrebbe in qualche maniera rendere più fluida la viabilità, anche se, per averne la certezza, si dovranno attendere i primi mesi dopo l’apertura definitiva. Ne è convinto il sindaco di Stezzano, Simone Tangorra, sul cui territorio comunale è stata costruita la nuova rampa d’accesso al casello: «Rispetto alle prime settimane dopo l’apertura, dov’era davvero un caos assoluto probabilmente anche perché l’utenza della strada non era a conoscenza delle novità, ora la situazione si è un po’ normalizzata. Ma non siamo ancora tornati ai livelli precedenti all’apertura dello svincolo, che già erano piuttosto caotici». L’altra incognita che aleggia su questo svincolo si chiama autostrada Treviglio-Bergamo. Il punto d’arrivo più a nord di questa nuova strada – della quale è pronto il progetto definitivo – sarebbe proprio la stessa rotatoria della tangenziale sud dove è stato aperto il nuovo svincolo per il casello di Dalmine. «Su questo fronte non sappiamo ancora di preciso come la viabilità verrà mutata», ammette la vice sindaco di Dalmine.

I dubbi

Questo è un periodo di attesa, da un lato, a breve termine, per la conclusione del cantiere e l’apertura complessiva del casello, dall’altro, più a lungo termine, per comprendere quale sarà il destino di questo svincolo, destinato – sulla carta – a diventare tra i più trafficati e complessi di tutta la pianura bergamasca

«Se l’uscita della nuova autostrada sarà proprio lì, come pare, anche se il progetto definitivo non l’abbiamo ancora potuto vedere, è chiaro che quel punto diventerà ulteriormente problematico – rileva il sindaco di Stezzano –: non sappiamo se la futura autostrada, sulla cui realizzazione come amministrazione comunale siamo contrari, andrà a innestarsi direttamente nell’A4, oppure se il traffico si riverserà appunto sulla nostra rotatoria. In tal caso è chiaro che il traffico andrà per buona parte a finire sul nostro territorio comunale e sulla nostra tangenziale esterna. Ciò che sta già accadendo dopo l’apertura dello svincolo del casello: in tanti imboccano via Guzzanica, che porta direttamente in centro paese». L’aria dunque che si respira al casello di Dalmine in questi giorni è quella del limbo: un periodo di attesa, da un lato, a breve termine, per la conclusione del cantiere e l’apertura complessiva del casello, dall’altro, più a lungo termine, per comprendere quale sarà il destino di questo svincolo, destinato – sulla carta – a diventare tra i più trafficati e complessi di tutta la pianura bergamasca.

I primi cambiamenti vent’anni fa

Del resto, poco distante passa l’ex statale 525 che attraversa l’abitato di Dalmine e che era decisamente trafficata in entrambe le direzioni, complice anche il cantiere dell’e-Brt, la nuova linea di bus elettrici di Atb. E sembra ormai un ricordo lontano il momento in cui la rotatoria in cui convergono la Dalmine-Villa d’Almè (poi, verso est, tangenziale sud) e la 525 venne ampliata e dotata di sottopasso: era il 2005, esattamente vent’anni fa, e fu una ventata di fluidità per il traffico di tutta la zona, attorno alla quale si sono però poi moltiplicate le attività commerciali, a partire dalla zona del fai-da-te «Tecnomat», con fast-food e diversi punti vendita, fino al complesso delle «2 Torri», aperto nell’aprile del 2010 e probabilmente la struttura che più giova del nuovo svincolo autostradale.

Lo conferma Fabrizio Acquaviva, direttore dal luglio del 2023: «Di sicuro ci sta portando e ci porterà dei vantaggi perché è decisamente comodo per noi e i nostri clienti. Io stesso, che vivo a Bergamo, spesso imbocco l’autostrada, visto che il casello è praticamente qui fuori».

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