![Il nuovo accesso al casello di Dalmine dell’autostrada A4 Il nuovo accesso al casello di Dalmine dell’autostrada A4](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/13/photos/cache/si-completa-il-casello-a4-a-dalmine-test-per-il-caos-traffico_a7408f0a-e976-11ef-9032-03330b513a87_1920_1080_v3_large_libera.webp)
(Foto di Cesni)
VIABILITA’. Il 21 febbraio apre l’ultimo svincolo. L’assessore: flussi sdoppiati. Il sindaco di Stezzano: «Situazione già caotica e tanti si riversano in paese».
Un camionista sbaglia strada e, nonostante i cartelli siano piuttosto chiari, imbocca la vecchia strada d’accesso al casello, imbattendosi nel cantiere per i lavori di quella che in realtà diventerà la nuova uscita dall’A4, esclusiva per chi sarà diretto a Dalmine e sulla ex statale 525: sarà inaugurata e aperta il 21 febbraio. La nuova e già esistente strada d’accesso al casello si trova poco più a est, allo svincolo successivo della tangenziale sud di Bergamo e si imbocca dalla rotatoria – in prossimità dell’ingresso al centro commerciale «Le 2 Torri» – su cui si è concentrato, nelle ultime settimane, un traffico piuttosto corposo.
E alle 17 del 12 febbraio la situazione era proprio questa: auto incolonnate in entrambe le direzioni della tangenziale sud (che passa sopra la rotatoria d’accesso al casello) e rallentamenti per chi si immette nel nuovo svincolo autostradale. Mentre il casello è rimasto nella stessa posizione, a nord dell’autostrada, quella che è già cambiata è la modalità d’accesso: prima si passava per un «imbuto» raggiungibile dalla rotatoria sulla 525 a Dalmine, dove si creavano lunghe code in entrata e in uscita dall’A4. Ora in autostrada si entra, sia che si arrivi da Stezzano sia da Dalmine, appunto dalla rotatoria all’altezza delle «2 Torri», a sud del tracciato autostradale e passando sul nuovo cavalcavia aperto da prima di Natale.
Ora in autostrada si entra, sia che si arrivi da Stezzano sia da Dalmine, appunto dalla rotatoria all’altezza delle «2 Torri», a sud del tracciato autostradale e passando sul nuovo cavalcavia aperto da prima di Natale
Tra cantiere e svincoli nuovi di zecca, qui è dunque un vero groviglio di strade e rampe. «Il 21 febbraio apriremo anche la nuova uscita esclusiva per Dalmine e questo dovrebbe alleggerire il peso alla rotatoria di innesto del nuovo svincolo – spiega la vice sindaco e assessore alla Viabilità di Dalmine, Sara Simoncelli –. In pratica, il flusso d’uscita dall’A4 verrà diviso tra chi andrà verso Stezzano e che imboccherà il cavalcavia verso la tangenziale sud, e chi sarà diretto verso Dalmine, che proseguirà a raso, passando sotto il cavalcavia e di fatto percorrendo quella che era già in passato la strada d’uscita. Solo che lo era per tutte le direzioni ed era anche l’ingresso. Ingresso che, invece, ora è stato spostato alla nuova rotatoria vicino all’Esselunga e che è doppio, a seconda della direzione da cui si arriva».
Il completamento del casello dovrebbe in qualche maniera rendere più fluida la viabilità, anche se, per averne la certezza, si dovranno attendere i primi mesi dopo l’apertura definitiva. Ne è convinto il sindaco di Stezzano, Simone Tangorra, sul cui territorio comunale è stata costruita la nuova rampa d’accesso al casello: «Rispetto alle prime settimane dopo l’apertura, dov’era davvero un caos assoluto probabilmente anche perché l’utenza della strada non era a conoscenza delle novità, ora la situazione si è un po’ normalizzata. Ma non siamo ancora tornati ai livelli precedenti all’apertura dello svincolo, che già erano piuttosto caotici». L’altra incognita che aleggia su questo svincolo si chiama autostrada Treviglio-Bergamo. Il punto d’arrivo più a nord di questa nuova strada – della quale è pronto il progetto definitivo – sarebbe proprio la stessa rotatoria della tangenziale sud dove è stato aperto il nuovo svincolo per il casello di Dalmine. «Su questo fronte non sappiamo ancora di preciso come la viabilità verrà mutata», ammette la vice sindaco di Dalmine.
Questo è un periodo di attesa, da un lato, a breve termine, per la conclusione del cantiere e l’apertura complessiva del casello, dall’altro, più a lungo termine, per comprendere quale sarà il destino di questo svincolo, destinato – sulla carta – a diventare tra i più trafficati e complessi di tutta la pianura bergamasca
«Se l’uscita della nuova autostrada sarà proprio lì, come pare, anche se il progetto definitivo non l’abbiamo ancora potuto vedere, è chiaro che quel punto diventerà ulteriormente problematico – rileva il sindaco di Stezzano –: non sappiamo se la futura autostrada, sulla cui realizzazione come amministrazione comunale siamo contrari, andrà a innestarsi direttamente nell’A4, oppure se il traffico si riverserà appunto sulla nostra rotatoria. In tal caso è chiaro che il traffico andrà per buona parte a finire sul nostro territorio comunale e sulla nostra tangenziale esterna. Ciò che sta già accadendo dopo l’apertura dello svincolo del casello: in tanti imboccano via Guzzanica, che porta direttamente in centro paese». L’aria dunque che si respira al casello di Dalmine in questi giorni è quella del limbo: un periodo di attesa, da un lato, a breve termine, per la conclusione del cantiere e l’apertura complessiva del casello, dall’altro, più a lungo termine, per comprendere quale sarà il destino di questo svincolo, destinato – sulla carta – a diventare tra i più trafficati e complessi di tutta la pianura bergamasca.
Del resto, poco distante passa l’ex statale 525 che attraversa l’abitato di Dalmine e che era decisamente trafficata in entrambe le direzioni, complice anche il cantiere dell’e-Brt, la nuova linea di bus elettrici di Atb. E sembra ormai un ricordo lontano il momento in cui la rotatoria in cui convergono la Dalmine-Villa d’Almè (poi, verso est, tangenziale sud) e la 525 venne ampliata e dotata di sottopasso: era il 2005, esattamente vent’anni fa, e fu una ventata di fluidità per il traffico di tutta la zona, attorno alla quale si sono però poi moltiplicate le attività commerciali, a partire dalla zona del fai-da-te «Tecnomat», con fast-food e diversi punti vendita, fino al complesso delle «2 Torri», aperto nell’aprile del 2010 e probabilmente la struttura che più giova del nuovo svincolo autostradale.
Lo conferma Fabrizio Acquaviva, direttore dal luglio del 2023: «Di sicuro ci sta portando e ci porterà dei vantaggi perché è decisamente comodo per noi e i nostri clienti. Io stesso, che vivo a Bergamo, spesso imbocco l’autostrada, visto che il casello è praticamente qui fuori».
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