Senza patente, guida l’auto del papà morto: maxi multa da 7mila euro

Gli avrebbero senza dubbio anche ritirato la patente di guida, se solo l’avesse mai conseguita. Così la polizia locale di Pontirolo Nuovo e Fara d’Adda si è dovuta «accontentare» di sanzionare un automobilista con una maxi multa da quasi settemila euro: l’auto che stava guidando – appunto senza aver mai avuto la patente – era ancora intestata al padre defunto, non risultava assicurata e nemmeno mai sottoposta alla periodica revisione obbligatoria.

Nei guai è finito un automobilista di 45 anni, di Pontirolo, fermato martedì mattina sulla Provinciale per Treviglio dagli agenti Dario La Magna e Marco Laghezza che, su precisa indicazione del comandante Luca Ubbiali, hanno in queste settimane intensificato i controlli nei confronti di automobilisti che circolano senza revisione o assicurazione: aspetto, quest’ultimo, ancora più grave qualora dovessero causare un incidente stradale con altre vetture e persone coinvolte.

Il sistema di controllo

Per far questo gli agenti hanno utilizzato il dispositivo «Targa System», che è un sistema che legge in automatico i numeri di targa delle vetture che transitano nei pressi della pattuglia e, tramite un rapido riscontro nella banca dati, permette di individuare i mezzi che non risultano coperti dall’assicurazione o dalla revisione periodica. Martedì mattina in questi controlli è incappato il quarantacinquenne pontirolese: il quale inizialmente ha cercato di giustificarsi, sostenendo di avere lasciato a casa i documenti dell’auto e pure i suoi personali, a partire dalla patente. Gli agenti hanno però rapidamente effettuato una verifica alla Motorizzazione, scoprendo che l’automobilista, in realtà, non aveva mai conseguito alcuna patente.

La sanzione

Si sono così accumulate a suo carico diverse sanzioni per guida senza patente, senza assicurazione, senza revisione e per non aver mai effettuato il passaggio di proprietà della vettura del padre scomparso meno di un anno fa. Complessivamente dovrà pagare quasi settemila euro. L’auto è stata nel frattempo sottoposta a fermo per tre mesi: qualora dovesse di nuovo usarla, scatterebbe la confisca.