«Sematic, bilanci più che positivi
Si delocalizza per opportunità fiscale»
I parlamentari bergamaschi – Lega, Pd, Forza Italia e M5S – scendono in campo dopo l’annuncio di uno stallo nella trattativa sui sessanta esuberi in programma all’azienda di Osio Sotto causa delocalizzazione di parte della produzione in Ungheria: «Prospettiva che ci trova assolutamente contrarti, questa vicenda rischia di penalizzare la dimensione occupazionale e impoverire ulteriormente il territorio bergamasco».
Dopo l’annuncio di oggi, mercoledì 17 aprile, da parte dei Cisl e Cgil, di uno stallo nella trattativa fra sindacati e azienda sui sessanta esuberi in programma alla Sematic di Osio Sotto causa delocalizzazione di parte della produ«ione in Ungheria, sulla questione intervengono i parlamentari bergamaschi : «Alla luce dello stallo delle trattative emerso dopo la vertenza sindacale per l’azienda Sematic, oggi gruppo Wittur di Osio Sotto, ci preme sottolineare l’importanza di non depauperare il patrimonio manifatturiero del territorio bergamasco e di valorizzare le competenza di lavoratori e lavoratrici che tanto hanno contribuito per fare di quella azienda una tra i leader mondiali in questo settore. È necessario che le istituzioni a tutti i livelli continuino a garantire la loro vicinanza ai lavoratori sia per chiedere di poter conoscere il piano industriale che per scongiurare qualsiasi esubero», dichiarano in una nota bipartisan Daniele Belotti, Simona Pergreffi, Rebacca Frassini, Simona Pergreffi e Cristian Invernizzi (Lega), Elena Carnevali, Maurizio Martina e Antonio Misiani (Pd), Alessandra gallone (Forza Italia) e Guia Termini (M5S).
«La vertenza della Sematic ha per il momento un profilo di trattativa tra sindacato e azienda ma non sfugge l’interesse delle istituzioni e della politica su questa vicenda che rischia di penalizzare la dimensione occupazionale e impoverire ulteriormente il territorio bergamasco. L’importante azienda di Osio Sotto, che occupa nel suo impianto oltre 330 lavoratori, è parte di un più̀ ampio gruppo internazionale di proprietà tedesca specializzato nell’industria ascensoristica che ha recentemente dichiarato la propria intenzione di delocalizzare in Ungheria due linee di produzione con correlati rilevanti esuberi di manodopera nel sito per oltre 60 unità. Nell’incontro convocato dal presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli, venerdì 12 aprile con i parlamentari bergamaschi, il vice sindaco del comune di Osio Sotto, le parti sociali Fiom-Cgil-Fim Cisl e Rsu – con l’assenza di Confidustria e dei referenti della Sematic – abbiamo condiviso che non siamo di fronte a una crisi industriale causata da una riduzione degli ordinativi o da altri fattori tali da giustificare l’esubero di 60 lavoratori, ma alla volontà del gruppo industriale di delocalizzare per ragioni di opportunità fiscale e razionalizzazione del comporto produttivo, pur in presenza di bilanci più che positivi. Una prospettiva che ci trova assolutamente contrari».
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