Salvi dopo una scarica a Zingonia
Si aggravano, trasferiti a Milano
Si sono aggravate le condizioni dei due operai che venerdì pomeriggio erano rimasti ustionati in maniera lieve dopo che una scarica da 132 mila volt aveva investito il carrello elevatore sul quale si trovavano, nel cortile della «Meyer Europe» di via Berna a Zingonia di Verdellino.
Sabato mattina entrambi sono stati trasferiti al Centro grandi ustionati dell’ospedale di Niguarda a Milano e i medici si sono riservati la prognosi: il più grave, in particolare, è l’operaio di 41 anni che ha riportato ustioni a mani, torace, viso e collo perché probabilmente stava usando i comandi del carrello elevatore nel quale si trovava con il collega di 39 anni.
Il quarantunenne era stato inizialmente portato in ambulanza al policlinico San Marco di Zingonia: il suo quadro clinico si è però aggravato e i medici hanno deciso di intubarlo e trasferirlo al Niguarda, che è più attrezzato per questo genere di cure. Stessa sorte per il collega di 38 anni, le cui condizioni si sono pure aggravate, anche se di meno. Quest’ultimo era nel cestello, ma la scossa elettrica dell’alta tensione lo ha investito in maniera meno diretta. Il trentottenne era stato portato dal 118 all’ospedale di Treviglio, salvo poi essere a sua volta portato a Milano.
I due si erano salvati grazie al cestello, che ha funzionato come una «gabbia di Faraday», tenendo di fatto la corrente all’esterno. I carabinieri e Ats hanno ricostruito la dinamica dei fatti: i due stavano effettuando dei lavori di lattoneria su una nuova ala in costruzione dell’azienda di Zingonia quando, per una manovra errata del carrello stesso – guidato da uno dei due operai –, il braccio meccanico si è avvicinato troppo all’alta tensione, che ha scaricato la corrente sul mezzo in movimento. I due operai sono rimasti sempre coscienti e sono stati recuperati dopo ben tre ore: tante sono state infatti necessarie per mettere in sicurezza la linea.
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