Saltato l’ostacolo del tumore
Luisa rimane salda in sella
La storia di Luisa Pirotta: la diagnosi di un tumore, le paure e le cure superate anche grazie alla passione per i cavalli.
Una diagnosi terribile come quella di un tumore ma anche la forza di guardare avanti grazie a una grande passione, i cavalli. Ci sono entrambe le cose nella vita di Luisa Pirotta, classe ’67, di Fara Gera d’Adda. E ora si appresta a gareggiare nei Campionati regionali.
«Una diagnosi di questo tipo, per una persona sana, è un fulmine a ciel sereno. Ti cade il mondo addosso, la prima reazione è quella di arrenderti di fronte ad una montagna che non puoi scalare. Per fortuna, però, ci sono i medici. E non solo loro». Già, non solo loro. Se per Luisa il supporto dell’Istituto europeo di Oncologia (lo Ieo di Milano) diventa fondamentale per affrontare la malattia (così come quello del marito, Umberto, responsabile ufficio tecnico del Comune di Castelli Calepio), altrettanto indispensabile è una passione nata solo qualche settimana prima della diagnosi «maledetta». La passione per i cavalli.
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