Rubavano l’elemosina in chiesa
Scoperti a Verdellino e Dalmine
I carabinieri hanno denunciato due coppie in due distinte operazioni.
Nelle ultime 24 ore i Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno portato a termine due operazioni di servizio relative ad alcuni furti in Chiesa ed all’interno di oratori avvenuti recentemente nella Bassa Bergamasca. A Verdellino e a Dalmine, in particolare, gli investigatori dell’Arma sono risaliti agli autori di alcuni raid furtivi compiuti all’interno di luoghi di culto o pertinenze di essi che avevano destato parecchio allarme sociale:
A Dalmine i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà per furto pluriaggravato in concorso due soggetti residenti in Brianza, rispettivamente una donna di 37 anni ed un uomo di 38 anni. I due, a fine febbraio, avevano compiuto un furto all’interno del santuario della “Beata Vergine Maria Addolorata” di Dalmine. In particolare, dall’elemosiniere di tale luogo di culto, mediante un metro retrattile munito di adesivo, hanno sottratto delle banconote. Attraverso l’analisi delle immagini di video-sorveglianza presenti nel santuario, nonché quelle poste lungo le vie cittadine, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire ai due, tra l’altro già noti alle Forze dell’Ordine in relazione ai loro precedenti di polizia proprio per reati contro il patrimonio in danno di chiese e parrocchie. La loro posizione è ora al vaglio della Magistratura.
A Verdellino i carabinieri della Stazione di Zingonia hanno denunciato in stato di libertà per furto pluriaggravato in concorso due giovani recentemente trasferitisi a Verdellino, rispettivamente di 21 e 23 anni, già noti alle alle forze dell’ordine. I due, venerdì 16 marzo, hanno compiuto il furto di un elemosiniere ai danni della Parrocchia di S. Ambrogio di Verdellino. Anche in questo caso, le telecamere di video-sorveglianza della Chiesa oltre ai riscontri compiuti dagli investigatori dell’Arma lungo l’area della parrocchia hanno permesso di risalire alla coppia di malfattori. La successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei due consentiva così di rinvenire e restituire al parroco della Chiesa l’elemosiniere precedentemente asportato. Accertate inoltre responsabilità del 23enne in relazione ad altri furti avvenuti all’oratorio di tale parrocchia, commessi nello specifico durante il mese di febbraio e sino a questo momento rimasti a carico di ignoti. La posizione dei due è tuttora al vaglio della Procura della Repubblica di Bergamo.
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