Ricoverato in ospedale, muore a 18 anni
«In paradiso volevano il sorriso di Mattia»
Il dolore della madre del giovane scomparso a Treviglio dopo essere stato ricoverato con i sintomi di una polmonite.
Mamma Floriana non si dà pace pensando al suo Mattia: «Non poteva parlare – racconta con le lacrime agli occhi ricordando quell’attimo – gli ho detto, se riusciva a sentirmi, di stringermi la mano. E così ha fatto». Mattia Rapetti, aveva 18 anni e abitava a Mozzanica: è morto domenica all’ospedale di Treviglio dove era stato ricoverato venerdì sera con sintomi di una polmonite. I funerali si svolgeranno mercoledì, alle 14, nella chiesa parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico di Caravaggio, cittadina natale di mamma Floriana. «Non so darmi spiegazioni razionali per quanto accaduto. Posso solo pensare che in Paradiso volessero un sorriso come il suo».
Grande dolore e incredulità al «Galilei» di Caravaggio, dove Mattia frequentava la quinta I dell’indirizzo linguistico: «Un silenzio surreale. Molti sono i colleghi e gli alunni che ho visto in lacrime. Io e gli altri insegnanti siamo riusciti faticosamente a portare a termine le lezioni. L’abbiamo fatto per i ragazzi e anche per Mattia: era difficile guardare il suo banco vuoto senza essere colti da una forte commozione» racconta un professore. Sulle cause della morte l’Asst Bergamo Ovest non si è ancora pronunciata in modo definitivo: «Per farlo – fanno sapere dall’ospedale di Treviglio – attendiamo gli esiti degli esami disposti». Per ora si sa solo che «nella notte fra sabato e domenica le condizioni cliniche sono peggiorate ulteriormente a causa di una severa instabilità cardiaca. I medici hanno posizionato un dispositivo di supporto cardiaco, ma né questo, nè i successivi interventi farmacologici e rianimatori, hanno potuto evitare il decesso».
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