Resta grave l’operaio ustionato a Verdello
Scattano le indagini: cisterna sequestrata
Restano gravi le condizioni dell’operaio marocchino di 37 anni che lunedì, in una stazione di servizio di Verdello lungo l’ex statale 42, è stato investito da una violenta fiammata uscita dal bocchettone di un’autocisterna contenente una resina industriale che l’uomo stava bonificando.
L’operaio, residente a Cividate al Piano e dipendente dell’autolavaggio, si trova ora ricoverato al Centro grandi ustionati di Parma, dopo essere stato trasferito dall’ospedale «Papa Giovanni XXIII» dove lunedì era arrivato in codice rosso a bordo di un’ambulanza del 118. Da quanto si è potuto apprendere, non sarebbe fortunatamente in pericolo di vita.
Lo scoppio, e la fiammata fuoriuscita dalla cisterna, gli hanno procurato ustioni di secondo grado al volto, al torace e a un braccio. I tecnici dell’Area prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ats di Bergamo, intervenuti per i rilievi insieme ai carabinieri della compagnia di Treviglio, martedì sono ritornati alla stazione di servizio per un nuovo sopralluogo al fine di raccogliere ulteriori elementi che potessero accertare le cause esatte dello scoppio e della fiammata. L’orientamento è chiedere al magistrato che si sta occupando della vicenda di nominare un consulente tecnico per effettuare una perizia.
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