Razzia di telefonini al Trony di Treviglio
In azione in 5: bottino da 100 mila euro

I malviventi hanno agito nella notte tra martedì e mercoledì: presi in due, altri tre in fuga.

Hanno dato l’assalto in cinque, muniti di una trancia elettrica come quelle in uso ai vigili del fuoco, al negozio Trony di Treviglio, in via Caravaggio, nella notte tra martedì e mercoledì 9 ottobre: se non fosse stato per l’immediato intervento di due pattuglie del Gsi Security Group e di una dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Treviglio, in meno di cinque minuti sarebbero riusciti a mettere a segno un colpo da 110 mila euro. Invece due dei malviventi sono stati inseguiti tra i campi dai carabinieri e arrestati: oggi saranno processati in direttissima.

L’episodio, stando a quanto ricostruito, è avvenuto poco dopo l’una della notte tra martedì e ieri e si è svolto veramente in tempi da record: un gruppo di almeno cinque persone, probabilmente tutte di nazionalità romena, ha raggiunto il retro del negozio Trony di Treviglio – che affaccia in una zona periferica – e ha subito dato l’attacco sia alla serranda sia alla porta vera e propria, senza curarsi dell’allarme subito scattato. Di fatto la segnalazione è arrivata in tempo reale al comando della Gsi, che ha inviato due pattuglie sul posto e ha allertato anche i carabinieri. Una pattuglia del radiomobile di trovava fortunatamente a pochissima distanza e in meno di cinque minuti dall’inizio dell’allarme è arrivata al negozio: giusto in tempo per vedere cinque persone già all’esterno con sacchi pieni di merce. All’arrivo della pattuglia dei militari i malviventi si sono dispersi nei campi vicini, abbandonando sia la vettura con cui erano arrivati fino lì, sia i sacchi con il bottino: all’interno sono stati trovati smartphone di svariati modelli, per un valore superiore ai 110 mila euro. I carabinieri si sono lanciati all’inseguimento dei fuggitivi: due sono stati raggiunti dopo una lunga corsa e arrestati. Si tratta di P. L. P., romeno di 32 anni, e del suo connazionale P. M., di 24 anni, entrambi con precedenti specifici e residenti nella zona di Vercelli.

Secondo indiscrezioni, vista la rapidità del colpo e l’attrezzatura utilizzata, per gli investigatori si tratterebbe di un gruppo abituato a operare in trasferta e per colpi mirati, probabilmente servendosi di qualche basista locale per individuare i bersagli migliori. Ieri i due arrestati dovevano essere processati con rito direttissimo davanti al giudice Gaetano Buonfrate, assistiti dall’avvocato Roberto Beltrami del foro di Milano e accusati di furto pluriaggravato in concorso, ma un ritardo nella preparazione del fascicolo per il processo – in attesa di accertamenti che erano ancora in corso – ha fatto slittare di un giorno l’udienza: nel frattempo i due sono stati trattenuti in stato di arresto nelle celle di sicurezza del Comando compagnia di Treviglio. Continuano invece gli accertamenti, anche grazie alla vettura abbandonata, per cercare di identificare i tre complici che, grazie al buio e ai campi, sono riusciti a far perdere le loro tracce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA