Premiate in Regione 38 attività storiche
«Tesoro inestimabile per la Bergamasca»
Si tratta di negozi, locali storici e botteghe artigiane con almeno 40 anni di attività alle spalle.
Sono ben 38 le attività storiche di Bergamo e provincia che sono state premiate mercoledì 4 dicembre da Regione Lombardia. Si tratta di negozi, locali storici e botteghe artigiane con almeno 40 anni di attività alle spalle. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Lara Magoni: «Un riconoscimento ad attività storiche che rappresentano un tesoro inestimabile per Bergamo e la sua provincia. Botteghe che sanno abbinare sapientemente il “saper fare artigiano” tipico dei maestri di una volta allo spirito di innovazione e di rinnovamento delle nuove generazioni. Luoghi magici, in grado di svolgere una strategica funzione di marketing territoriale, in grado di valorizzare il turismo ed attrarre visitatori, sempre più alla ricerca di prodotti di qualità ed esperienze uniche».
In totale, in Lombardia sono 1.765 le attività insignite del prestigioso riconoscimento: nella Bergamasca sono 154 le attività storiche e di tradizione premiate nel corso degli anni. «I numeri parlano chiaro – ha aggiunto Lara Magoni –: nei primi nove mesi del 2019 il turismo in Lombardia è in forte crescita, con un +5,8% in termini di arrivi e il 7,5% in più di presenze. Dati che testimoniano che non sono solo le grandi città a crescere ma che quell’obiettivo che mi sono posta all’inizio del mio mandato sta imboccando la strada giusta: far conoscere quei territori anche più piccoli, dove proprio le botteghe sono veri luoghi simbolo, musei della tradizione capaci di attrattività».
Ecco le 38 attività storiche premiate: Pierino Nocenti, tessuti per la casa (1976) a Bergamo; Trattoria del Sole (1969) di Bergamo; Birreria del Belvedere di Bergamo (1959); ristorante Gennaro e Pia (1974) di Bergamo; il fiorista «Verde vivo» di Bergamo (1975); l’antiquariato della «Galleria Previtali» di Bergamo (1963); la calzoleria Agazzi (1978) di Bergamo; la pizzeria «Da Nasti» di Bergamo (1969); il ristorante pizzeria Arlecchino di Bergamo (1967); «Fuselli sport» di Almè (1953); «Merletti fiori» di Almenno San Salvatore (1968); il ristorante «Da Sandro La Busa» di Alzano Lombardo (1978); la cooperativa di consumo di Bariano (1945); la Macelleria salumeria da Claudio di Bottanuco (1958); l’alimentari Alfredo Pasini di Caprino bergamasco (1953); Il panificio «Stuani» di Caravaggio (1940); La Bottega di Pepo di Caravaggio (1969); Gioielli Zanetti di Ciserano (1964); il panificio Goisis di Cologno al Serio (1972); Torri abbigliamento di Costa Volpino (1962); il panificio Cornago di Dalmine (1967); la trattoria «Pierì» di Gandosso (1950); la pasticceria Wender di Lovere (1957); il cafè Roma di Mozzanica (1963); il Bar Commercio di Osio Sotto (1970); la tabaccheria Donazelli di Piazza Brembana (1946); l’ottica Claseri di Ponte Nossa (1960); la salumeria Leidi Osvaldo di Ponteranica (1968); il bar «la Romanella» di Ranzanico (1968); il ristorante dell’albergo Centrale a San Pellegrino Terme (1934); l’autosalone Epis di Scanzorosciate (1960); il ristorante «La Fenice» di Serina (1965); il panificio Leidi di Sorisole (1943); il panificio Beretta di Spirano (1966); il bar «la Conca Verde» di Trescore Balneario (1961); la merceria Antignati di Treviglio (1967); il panificio Testa di Treviglio (1973); il ristorante «La Staletta» di Zogno (1979).
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