Pierangela Tadini abitava a Misano
L’ultimo gesto per salvare la figlia

L’ultimo gesto d’amore lo ha manifestato per la figlia Lucrezia che le sedeva accanto sul treno della morte: ha allungato d’istinto il braccio per proteggerla e forse salvarle la vita.

È morta così Pierangela Tadini, l’impiegata 50enne di Misano Gera d’Adda, insieme ad altre due passeggere che viaggiavano sul treno diretto a Milano.

Grande dolore dalla casa di Misano, in via Aldo Moro, dove Lucrezia Marinoni è tornata nel pomeriggio dopo avere ricevuto le cure al pronto soccorso di un ospedale milanese. Dal 2011, dopo la separazione, Pierangela Tadini, impiegata all’ospedale San Giuseppe di Milano, aveva scelto di vivere a Misano con la figlia, anche per stare vicina ai genitori e alla sorella che abitano a Caravaggio, suo comune di origine.

Su L’Eco di Bergamo del 26 gennaio 8 pagine di approfondimenti

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