Picchia la moglie davanti ai figli
Arrestato 52enne a Caravaggio

È stato arrestato a Caravaggio su ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia aggravati il 52enne marocchino, già in passato attinto da un’altra misura cautelare in ragione dei ripetuti maltrattamenti commessi ai danni della moglie convivente, una sua connazionale più giovane di alcuni anni.

Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Treviglio ad eseguire il provvedimento restrittivo disposto dal GIP Lucia Graziosi su richiesta del PM Gianluigi Dettori, che ha coordinato le indagini dei militari dell’Arma. Gli insulti e le violenze a volte avvenivano anche alla presenza dei due figli della coppia, due bambini rispettivamente di 6 e 9 anni, costretti a vedere il padre quando, soprattutto sotto l’effetto di alcol, picchiava ed insultava la madre, a volte cacciandola anche fisicamente fuori di casa e così costringendola a trovare ospitalità da parenti.

I fatti contestati risalgono al 2016 ma, prima ancora, c’erano stati episodi analoghi già oggetto di altri procedimenti penali. In più occasioni la vittima delle violenze e dei soprusi domestici aveva ritirato la querela per paura di ritorsioni o nella speranza che il marito cambiasse, cosa però purtroppo mai avvenuta. La donna era stata sottoposta ad una vera e propria condizione di sudditanza da parte del consorte, arrivato anche a sputarle addosso in senso dispregiativo. In alcune circostanze la donna si era anche recata in Ospedale per farsi medicare in conseguenza delle percosse subite. Diversi gli interventi da parte delle pattuglie dell’Arma per riportare alla calma l’uomo dopo l’ennesimo raptus di violenza. Fondamentali le testimonianze dei parenti della vittima e di alcuni vicini di casa.

Ieri infine l’epilogo della triste vicenda con l’esecuzione della misura custodiale massima a cura dei Carabinieri della Stazione di Caravaggio, competenti per territorio. L’uomo ora si trova in carcere a Bergamo e nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA