Pattugliamenti straordinari nella Bassa
Controllate 170 persone e 100 veicoli
Sequestrate o poste sotto fermo amministrativo cinque auto soprattutto per mancata copertura assicurativa o senza revisione.
Durante le ultime 24 ore i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno messo in atto un nuovo «pattuglione» per il controllo straordinario del territorio del Bassa Bergamasca. Complessivamente i militari hanno controllato oltre 170 persone e circa 100 tra auto e moto, contestando tra l’altro sanzioni amministrative per il codice della strada per un valore complessivo di diverse migliaia di euro e sequestrando o sottoponendo a fermo amministrativo diverse autovetture, due per mancata copertura assicurativa e tre perché senza la revisione
A Verdellino i carabinieri della Stazione di Zingonia hanno arrestato e tradotto in carcere a Bergamo un 24enne Bergamasco su disposizione della Corte d’Appello di Brescia. Al giovane, con alle spalle già altri precedenti penali, è stata notificata un’ordinanza di aggravamento dopo che lo stesso, già agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, è evaso più volte.
A Cologno al Serio i Carabinieri della Stazione di Urgnano hanno arrestato e tradotto in carcere a Bergamo un 23enne senegalese, regolare. All’uomo, con alle spalle già altri precedenti penali, è arrivato un cumulo pene per reati contro il patrimonio (furti, rapine, estorsioni) commessi dal 2015 al 2017 in provincia di Bergamo e Cagliari.
A Dalmine i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato e sottoposto a detenzione domiciliare un 41enne marocchini su disposizione del Tribunale di Sorveglianza di Brescia. In relazione ad una sua condanna per droga, lo straniero rimarrà ristretto presso il relativo domicilio sino al Gennaio 2020, quale appunto data per il suo fine pena, essendogli stata respinta la richiesta di affidamento in prova al servizio sociale.
A Suisio i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Treviglio hanno sequestrato 16 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 8 grammi, pronte per essere spacciate “su piazza”, dopo aver compiuto un’attività antidroga sul territorio. I militari sono sulle tracce del relativo detentore.
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