Operazione dei carabinieri a Zingonia
Due appartamenti sgomberati

Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della compagnia di Treviglio nell’area di “Zingonia”, un’attività operativa che si estrinseca non soltanto nelle operazioni di contrasto alla prostituzione od al traffico di sostanze stupefacenti, ma anche attraverso la “liberazione” di alloggi abusivamente occupati per lo più da extracomunitari.

Dopo i recenti sequestri per gli allacci abusivi al gas operati nel Comune di Ciserano, i militari della Bassa Bergamasca hanno così proceduto nelle ultime 48 ore a “liberare” altri appartamenti di Verdellino, ubicati nelle note quattro “torri”. I carabinieri della Stazione di Zingonia hanno fatto in forze un accesso controllato presso tali domicili, occupati da extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, introdottisi negli stessi previa effrazione delle relative porte di ingresso. In un appartamento sono stati rintracciati tre cittadini marocchini pregiudicati, nei cui confronti, oltre alla denuncia penale per invasione di edifici, è altresì scattata la procedura di espulsione dal territorio nazionale tramite l’Ufficio Stranieri della Questura di Bergamo. In un altro appartamento, invece, sono stati rintracciati cinque pakistani. Tre di questi sono risultati clandestini e quindi deferiti alla Magistratura Bergamasca, oltre che per l’occupazione abusiva di tale domicilio, anche per la loro posizione di irregolarità sul territorio nazionale, con contestuale avvio dell’iter per l’espulsione. Recuperati anche alcuni grammi di hashish, sottoposti a sequestro. Uno dei due pakistani regolari è stato inoltre denunciato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in quanto percepiva una sorta di “pigione mensile” dagli altri suoi connazionali irregolari, per assicuragli appunto ospitalità, ovviamente il tutto “in nero”.

Ad entrambi gli appartamenti sono stati poi riapposti i sigilli, per evitarne così un’eventuale nuova intrusione illegale, rimettendoli così nella gestione dei rispettivi custodi giudiziali.

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