Omicidio a Calcio, ucciso un ventenne
Uomo in caserma e interrogato
Il corpo di un giovane è stato ritrovato venerdì 17 gennaio all’alba da un passante nel corso d’acqua nel centro di Calcio. Si tratta di un omicidio. Foto/Video.
È stato ammazzato all’esterno di un bar del centro di Calcio, paese di 5.300 abitanti della Bassa bergamasca, al confine con la provincia di Brescia, e poi il suo corpo è stato trascinato per una cinquantina di metri e gettato in un canale. La vittima dell’omicidio avvenuto nella notte di giovedì 16 gennaio è un kosovaro di 20 anni: si chiamava Erion Morina, regolare in Italia e incensurato, e abitava proprio a Calcio, non lontano dal luogo dov’è stato ammazzato, colpito al culmine di una lite con un oggetto appuntito, forse una bottiglia rotta.
I sospetti si sono concentrati su un suo cugino, anche lui kosovaro, che dal pomeriggio si trova nella caserma dei carabinieri di Treviglio per essere interrogato. Potrebbe essere lui l’autore dell’omicidio, avvenuto al culmine di una violenta lite iniziata in un bar di via Papa Giovanni XXIII, la strada che attraversa tutto il centro abitato del paese bergamasco. Sulle cause della lite e sulla dinamica dei fatti sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Treviglio e del nucleo investigativo di Bergamo, che hanno effettuato i rilievi fin dall’alba, quando un passante ha notato il corpo senza vita del kosovaro nel canale, incastrato proprio sotto un ponte, nel punto dove era stato presumibilmente gettato. Il ritrovamento risale alle 6 di questa mattina, ma la lite sarebbe scoppiata all’1,30 della notte scorsa. Le operazioni di recupero hanno interessato anche i vigili del fuoco di Romano di Lombardia e Bergamo: il corpo senza vita è stato recuperato dai vigili del fuoco sommozzatori. Vano invece l’intervento del 118. Dai rilievi della Scientifica dell’Arma sono emerse le tracce di sangue sul marciapiede, lungo tutto il tragitto che collega il bar, all’altezza del civico 129, e il parapetto del naviglio.
Sarà l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Silvia Marchina, a chiarire le cause del decesso: se i colpi inferti alla testa e alla schiena, pare con un coccio di bottiglia o un oggetto appuntito, oppure la caduta nel canale. Oppure una concausa: resta anche da capire se, quando Erion Morina è stato buttato nel naviglio, era o meno ancora vivo. Il delitto ha destato sconcerto a Calcio, anche perché avvenuto nel cuore di un paese solitamente tranquillo.
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