Nega di essere stato sul treno: c’è il video
L’aggressore di Sara resta in carcere
È accusato di rapina aggravata e lesioni personali gravi. Marian Verdi, romeno, classe 1984, resta in carcere a San Vittore dopo aver aggredito sulla Treviglio-Milano la 22enne di Ciserano Sara Arnoldi.
Nel pomeriggio di martedì, il gip del tribunale di Milano Maria Vicidomini ha convalidato il fermo indiziario effettuato sabato sera, nell’immediatezza dei fatti, da parte dei carabinieri di Cassano d’Adda. Ciò vuol dire che il romeno, difeso da un avvocato d’ufficio nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere del capoluogo lombardo, affronterà da detenuto tutta la fase delle indagini preliminari condotte dal sostituto procuratore milanese Bruna Albertini.
Durante l’interrogatorio l’aggressore avrebbe insistito nel negare ogni responsabilità nell’episodio. In estrema sintesi, l’uomo continua a dichiarare di non essersi mai allontanato dalla palazzina abbandonata sita nei pressi della stazione di Cassano D’Adda dove i carabinieri lo hanno fermato, nonostante le telecamere della stazione lo abbiano immortalato mentre sale sul convoglio dove si trovava anche la ragazza alla stazione di Treviglio. E proprio su quel convoglio Sara Arnoldi sarebbe stata presa a martellate in testa dall’uomo: diretta a Milano, la giovane è stata colpita alla testa con un martello frangivetro staccato all’interno del vagone dal romeno, che voleva portarle via la borsetta contenente 15 euro e il cellulare.
La ragazza, studentessa alla Cattolica, ora è ancora ricoverata al San Raffaele di Milano in prognosi riservata per via della frattura alla testa e alla mano sinistra, ma i medici sono ottimisti e pensano che il decorso possa essere positivo.
Su quanto accaduto alla bergamasca anche un twitter di Roberto Maroni: «Fosse per me questo criminale finirebbe in galera per tutta la vita».
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