Morta dopo l’intervento
Sei mesi all’anestesista

Anna Di Sibio era deceduta dopo un’operazione al San Marco. L’accusa aveva chiesto un anno. Assolti gli altri tre medici indagati.

Sei mesi di reclusione per l’anestesista presente al momento dell’intervento in sala operatoria, assoluzione per gli altri tre medici che erano stati indagati: questa la decisione con rito abbreviato da parte del giudice dell’udienza preliminare in relazione alla morte di Anna Di Sibio, 46 anni di Canosa di Puglia, avvenuta al Policlinico San Marco di Zingonia, degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi, il 17 settembre 2014, dopo che la donna si era sottoposta a intervento di «sleeve gastrectomy». Il giudice ha concesso all’anestesista il beneficio della sospensione condizionale della pena. I tre assolti sono invece il chirurgo capo équipe F. C., donna di 39 anni, e gli anestesisti G. D. M., 58 anni, e R. F., 60 anni, che si erano occupati però solo della fase pre intervento chirurgico.

A chiedere l’assoluzione di questi ultimi due professionisti, alla scorsa udienza, era stato lo stesso pubblico ministero, ritenendoli di fatto estranei alla contestazione di omicidio colposo: il pm aveva invece invocato nella sua requisitoria la condanna sia dell’anestesista presente in sala operatoria che della capo équipe, chiedendo per ciascuno la pena di un anno di reclusione.

Anna Di Sibio era stata ricoverata nel reparto di chirurgia bariatrica dell’ospedale San Marco di Zingonia per sottoporsi a un intervento di rimozione di parte dello stomaco per ridurne in questo modo la capienza e la funzione. Di fatto l’operazione, a quanto emerso, si era svolta regolarmente e con risultato positivo, tanto che la quarantaseienne si era risvegliata in buone condizioni generali e che la sera sembrava stare abbastanza bene. Purtroppo le sue condizioni erano precipitate nel corso della notte.

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