Minacce ai genitori e furti in casa
per comprarsi la droga, 18enne nei guai
Dipendente dalla droga da oltre un anno costringeva i genitori a vivere in un clima di tensione e vessazione. Il ragazzo è stato portato in comunità.
Era arrivato a minacciare i genitori con un badile e con un coltello il 18enne di un paese della provincia bergamasca che è stato allontanato di casa sabato 23 febbraio con un provvedimento eseguito dai carabinieri di Treviglio.
Il ragazzo dal novembre 2017 fino a gennaio 2019 aveva instaurato in casa un clima vessatorio nei confronti dei famigliari che è sfociato nella denuncia e nell’allontanamento.
La Procura della Repubblica di Bergamo che ha coordinato le indagini dei militari della Compagnia CC di Treviglio ha contestato i maltrattamenti in famiglia ma anche l’estorsione continuata, consumata e tentata, nei confronti di un 18enne italiano con problemi di tossicodipendenza, ora in cura in una Comunità di recupero. Sabato è stata così eseguita la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto altresì di avvicinamento nei confronti del giovane protagonista di questa ennesima triste storia «violenza domestica».
I comportamenti minatori e violenti del 18enne sono andati nel corso del tempo sempre più accentuandosi. La condotta del giovane, come scrive il GIP del Tribunale di Bergamo che ha firmato il provvedimento coercitivo, aveva determinato nel domicilio familiare un clima di vessazione. Minacce di morte, furti in casa per andare a comprarsi la droga, ma anche umiliazioni di ogni tipo e rotture di mobili ed oggetti presenti in casa, quanto non otteneva i soldi pretesi per comprarsi la droga, arrivando addirittura a minacciare con un badile ed un coltello il padre e la madre. Soltanto il gennaio scorso è arrivata la denuncia che ha permesso ai giudici e carabinieri dopo le indagini di ricostruire il quadro della vicenda e porle fine.
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