«Mi ha sparato, pensavo di morire»
Fara, parla l’uomo ferito dal vicino

«Ero sul divano a riposare alcuni minuti: a breve mi sarei alzato per andare all’Artigiano in fiera (a Milano, ndr). All’improvviso è entrato il mio vicino: imbracciava un fucile».

Dal suo letto dell’ospedale milanese di Cernusco sul Naviglio, Mauro Riva, 54 anni, tecnico commerciale, una laurea in Lingue europee, racconta i concitati minuti che ha vissuto attorno alle 13 di domenica nella sua casa di Badalasco, dove un suo vicino di casa, Luca Scotto Di Carlo, calabrese di 43 anni, ha fatto irruzione nel suo appartamento e ha iniziato a sparare con un fucile calibro 16 a canne mozze. «All’inizio pensavo a uno scherzo: non avrei mai immaginato potesse entrare una persona armata in casa di qualcun’altro. E mentre pensavo a questo, ha fatto fuoco, gridando “Bastardo, ti ammazzo!”: prima ha sparato al tavolo, poi a me. Mi ha preso la gamba destra, infilzandomi con sette o otto pallini. Poi un proiettile mi ha trapassato il braccio sinistro. A quel punto mi sono accucciato, ferito, sulle scale e ho chiamato i carabinieri. Nel frattempo lui ha sparato ancora in casa, danneggiando mobili e il calorifero. Ho temuto di morire».

Riva si è salvato: già operato, i medici gli hanno estratto alcuni dei pallini, ma dovrà sottoporsi a un ulteriore intervento per rimuovere i restanti. Intanto verrà dimesso, probabilmente già martedì. Il suo vicino di casa è stato invece arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Treviglio. È accusato di tentato omicidio, porto e detenzione di arma da sparo, violazione di domicilio e ricettazione. Pare che all’origine dell’aggressione a colpi di fucile di domenica ci siano proprio dei dissidi tra vicini di casa, pare legati alle servitù di passaggio nel cortile.

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