Lutto a Spirano per Ali
Annegato nella cava
La salma sarà trasportata in Pakistan. Aveva 19 anni e frequentava il Pesenti
Il fratello: «Sognava di diventare un uomo d’affari».
Verrà trasportata nei prossimi giorni in Pakistan la salma di Ali Raza, il diciannovenne annegato lunedì 26 giugno nel laghetto della cava privata di Ciserano, dove si trovava con i fratelli e altri amici per cercare un po’ di frescura. I familiari del ragazzo hanno ottenuto il nullaosta dall’autorità giudiziaria per riavere il loro caro, ora ancora nella camera mortuaria del cimitero di Ciserano, in attesa di organizzare una celebrazione religiosa tra i componenti della comunità pakistana di Spirano, comune dove lo studente risiedeva con i genitori, tre fratelli e una sorella.
Seguirà il trasferimento a Gujrat, città d’origine della famiglia Raza. Nell’appartamento di via Manzoni, al civico 33, dove Ali abitava, sono stati numerosi i connazionali residenti in paese e nella Bassa che hanno voluto portare parole di conforto alla famiglia colpita dal lutto. Ad accoglierli Akmal e Tahira, papà e mamma di Ali, ma anche i fratelli Hamza, Sharoz, Meer e la sorellina Rida. Una famiglia annientata dal dolore per una tragedia che lunedì si è consumata davanti ai loro occhi. Erano infatti tutti presenti quando i sommozzatori lunedì alle 19,15 hanno recuperato a una profondità di 12 metri il corpo senza vita di Ali, sprofondato nelle acqua del laghetto un’ora prima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA