Lo schianto fra i treni, strage in Puglia
27 morti, bergamasco tra i dispersi - Foto
Ansia per Salvatore Di Costanzo, di Campagnola. La moglie e il figlio partiti per Bari. A tarda sera erano state recuperate 27 salme, ma tra i nomi delle vittime non c’era il suo. I feriti ricoverati negli ospedali sono una cinquantina.
Ora d’ansia a Bergamo dal tardo pomeriggio di martedì 12 luglio per Salvatore Di Costanzo, 56 anni, di Campagnola, agente di commercio e stimato allenatore nel calcio provinciale (Verdellinese nell’ultima stagione, prima al Brusaporto e alla Stezzanese). Di Costanzo doveva essere ad Andria nel primo pomeriggio per un appuntamento di lavoro: volato di prima mattina da Orio al Serio, è atterrato all’aeroporto Bari, ma dopo un sms agli amici più cari di lui non s’è avuta più traccia. Nella serata di ieri il suo nome non era tra quelli delle vittime accertate. Attorno alle 22, non avendo avuto comunicazioni di alcun tipo, la moglie e il figlio Marco sono volati direttamente in Puglia per capire la situazione.
L’incidente è accaduto poco dopo le 11, al chilometro 51 della linea gestita dalla società privata Ferrotramviaria. Uno dei due convogli era partito da Corato diretto ad Andria e l’altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato. A bordo solitamente ci sono, oltre a pendolari e studenti, anche molti passeggeri che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese. L’impatto tra i treni, che viaggiavano a una velocità di 100-110 km all’ora, è stato particolarmente violento. Raccapricciante la scena che si è presentata ai soccorritori: urla e lamenti dei feriti e corpi dilaniati.
«Una tragedia inammissibile» ha commentato il capo dello Stato Sergio Mattarella. «Vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto» l’auspicio del premier Matteo Renzi, che in serata è volato in Puglia. Tra i messaggi di solidarietà quello di Papa Francesco che ha espresso la «sua sentita e cordiale partecipazione al dolore che colpisce tante famiglie» assicurando «fervide preghiere».
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