La commozione di tutta la comunità
Boltiere saluta il piccolo Karim

Dolore e commozione nel pomeriggio di giovedì 28 maggio a Boltiere al funerale del piccolo Karim Bamba, il bambino di 10 anni morto soffocato dopo essere rimasto incastrato nel portellone di un cassonetto per la raccolta degli abiti usati, sempre a Boltiere.

Il piccolo si era arrampicato fino all’imbocco del cassonetto probabilmente per prendere qualche abito: la famiglia - mamma, papà e altri 4 bambini, tutt’ora allontanati da casa - vive in una situazione di povertà. È però rimasto bloccato nell’ingranaggio dello sportello. Inutiil tutti i tentativi di salvare la vita al bambino: il piccolo è deceduto all’arrivo in ospedale.

Alle 16.30 i funerali con rito musilmano, una celebrazione all’aperto all’ingresso del cimitero di Boltiere, con rappresentanze del paese che hanno voluto dare l’ultimo saluto al bambino. Presente anche il sindaco Osvaldo Palazzini e la Polizia locale per verificare e gestire il flusso di persone, al fine di rispettare la normativa messa in atto per il Covid.

«Siamo qui tutti assieme e ora dovremo lavorare tutti per aiutare la mamma di Karim» sono state le parole che hanno accompagnato l’ultimo saluto al bimbo. Al cimitero del paese si sono radunati tanti connazionali del padre, originario della Costa d’Avorio, ma anche tanti conoscenti della madre, italiana, e i compagni di classe della quinta elementare, con le insegnanti. Al funerale sono intervenuti gli imam di Bergamo e Lecco e il parroco di Boltiere, don Giuseppe Bellini, che ha sottolineato l’importanza della vita e invitato a pregare per la famiglia del piccolo Karim, i genitori e i quattro fratellini, tutti presenti al rito. Terminato il rito musulmano, il feretro di Karim è stato seppellito nella nuda terra.

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