La banda del botto dei Bancomat
Da Bologna le razzie nella Bergamasca

Secondo gli inquirenti ci sarebbe una regia unica. Oltre 70 colpi, i proventi reinvestiti nella droga.

Secondo gli inquirenti arrivano da Bologna, da quel quartiere Pilastro tristemente noto per le gesta della banda dell’Uno Bianca. Questa volta però il loro business sono i bancomat, quelli che fanno saltare a colpi d’esplosivo.Ilmodus operandi è unico. Macchine veloci, esplosivo e basisti locali capaci di individuare auto da rubare per il colpo e posti dove nasconderle dopo. Loro, invece, arriverebbero in ordine sparso, a volte anche con i mezzi pubblici: dopo il botto se ne stanno tranquilli in zona e poi tornano alla base ancora separatamente.

È la nuova banda dei bancomat che, secondo gli inquirenti, avrebbe colpito anche nella Bergamasca: lo scorso ottobre ad Osio Sotto e a febbraio a Terno d’Isola. E ancora, a Brescia e diverse volte nel bolognese, ma anche Milano e Mantova. Sarebbero in azione da fine 2014, e avrebbero fatto oltre 70 colpi: entrano in azione preferibilmente il venerdì sera, quando sanno che le casse continue sono gonfie dei soldi da distribuire ai clienti durante il fine settimana. Secondo la Dda di Bologna, i proventi dei colpi vengono reinvestiti nell’acquisto dui cocaina dal Sudamerica. Autentici professionisti del botto: arrivano su tre auto diverse, la prima per confondere le forze dell’ordine nel caso di allarme, la seconda con il necessario per il colpo e la terza per la fuga.

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