Insegnante morta in A4
Capocantiere a giudizio
Non avrebbe segnalato in modo adeguato la presenza dei lavori: nell’incidente morì una 30enne originaria di Caravaggio.
Non avrebbe correttamente segnalato che era in corso lo smantellamento di un cantiere in autostrada A4 e in questo modo, per l’accusa, avrebbe contribuito all’incidente mortale di cui è rimasta vittima, a dicembre 2014, Roberta Gipponi, 30 anni, maestra di scuola materna originaria di Caravaggio residente a Adro (Brescia).
Il gup Ilaria Sanesi ha rinviato a giudizio per omicidio colposo un 47enne di Bergamo. L’uomo chiarirà la propria posizione a dibattimento, con udienza di smistamento fissata per il 5 luglio. Secondo quanto ricostruito Roberta Gipponi, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre intorno alle 3 stava facendo ritorno a casa a bordo della sua Ford Fiesta; sulla carreggiata erano presenti i mezzi della ditta che si stava occupando di smantellare un cantiere stradale, in particolare in terza corsia c’erano un furgone e tre operai, tra cui il 47enne, che li coordinava. La donna aveva tamponato il furgone e la sua auto era finita sulla destra, proprio mentre sopraggiungeva un autotreno. L’impatto era stato violento e per la maestra non c’era stato nulla da fare. L’operaio ha sempre respinto l’accusa, sostenendo che la segnaletica era corretta: era stata spostata parzialmente durante le operazioni di soccorso.
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