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Industrie, mobilifici e locali abbandonati
Viaggio nel degrado del tempo che passa
La Zerowatt di Alzano Lombardo, l’Aiazzone di Pognano, l’ex Desideria di Levate: sono solo alcuni esempi di grande strutture alla deriva da anni.
L’ex Zerowatt di Alzano continua a vivere a modo suo tra muri sventrati, lastre di amianto sul tetto e accatastate in cortile, i rovi che si arrampicano fino al primo piano. Qui tutto è rimasto come nel 2001, quando la fabbrica da cui uscivano le lavatrici, asciugatrici e lavasciuga occupava 200 dipendenti. Da allora soltanto problemi e zero idee:
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A Pognano, invece, nel giugno 2011, il mobilificio Aiazzone era stato preso d’assalto da clienti che, dopo averla pagata, non si erano visti recapitare a casa la merce ordinata. Da allora, la struttura è finita nell’oblio venendo usato come discarica abusiva a cielo aperto. Senza contare, inoltre, il pericolo sempre incombente, che l’ex complesso commerciale venga utilizzato per lo svolgimento di rave party.
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Un destino già capitato a quel rudere di Levate visibile dall’ex statale 42: si chiamava «Desideria» e poi «Pao de Acucar». Da anni è stato utilizzato come discarica abusiva, oltre che come luogo per lo svolgimento di rave party non autorizzati. Ora però c’è uno spiraglio di futuro: a breve è attesa la presentazione di un progetto di recupero.
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