Il Premio della Bontà Unci 2019
assegnato a cinque associazioni
Sono la sezione di Verdello della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, l’associazione «Voce e persona» di Bergamo, l’associazione «Mani di mamma», la Società cooperativa sociale onlus «Sogno» di Dalmine e «Aiuto donna». La cerimonia di premiazione domenica 1 dicembre.
Sono cinque le associazioni del nostro territorio a ricevere l’ormai tradizionale Premio della bontà dell’Unci (Unione nazionale Cavalieri d’Italia) di Bergamo che, giunta alla sua ventiseiesima edizione, ha consegnato nella mattina di domenica 1 dicembre, al Grand Hotel Excelsior San Marco, il prezioso riconoscimento per il loro impegno disinteressato a favore di chi è in difficoltà a realtà che operano nel nostro territorio da anni, praticando la cultura del dono.
A unirsi alle 130 associazioni che negli ultimi anni hanno ricevuto il premio, a nome della associazioni di cui sono testa e cuore, sono intervenuti: Bruna Pedruzzi, responsabile della sezione di Verdello della Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori); Nicoletta Lucato, presidente dell’associazione «Voce e persona» di Bergamo, che si occupa di diffondere la cultura della musica e del canto tra i ragazzi in difficoltà; Clara Sapienza, ambasciatrice per Bergamo dell’associazione «Mani di mamma», che confeziona corredini da donare ai bambini nati prematuramente nei nostri ospedali; don Claudio Forlani, presidente della Società cooperativa sociale onlus «Sogno» di Dalmine, premiata per tutti i sogni che è riuscita a realizzare a sostegno di giovani adulti che rischiano l’esclusione sociale; e Oliana Maccarini Graff, presidente di «Aiuto donna», l’associazione che con il suo centro antiviolenza lotta per prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne, accompagnandole nel loro percorso di scita dalla violenza.
Cinque riconoscimenti che Unci Bergamo assegna nel solco della continuità «a dimostrazione dell’interessamento che la nostra sezione – ha commentato Marcello Annoni, da 28 anni presidente provinciale e da sei anche nazionale dell’Unci – continua a portare avanti nei confronti di coloro che aiutano quanti si trovano in difficoltà per situazioni di bisogno, con ammirevole generosità». Una bontà che si fa concreta, dunque, e che nella sua concretezza deve essere raccontata affinché generi speranza: «La celebrazione di questo premio va in tale direzione – ha affermato il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi – e riaccende lo sguardo con storie concrete narrate che danno respiro al cuore e ci aprono a un futuro di speranza».
Nella mattinata, introdotta dai canti del gruppo corale dell’Assunta di Bonate Sopra, diretta dal maestro Marco Cordini, sono intervenuti anche l’arcivescovo emerito di Siena, monsignor Gaetano Bonicelli, l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina, l’assistente ecclesiastico della sezione Unci di Bergamo, don Lino Lazzari, le senatrici Alessandra Gallone e Simona Pergreffi, le deputate Fabiola Bologna ed Elena Carnevali, e infine, oltre alle autorità comunali di Verdello e Dalmine, anche Mario Barboni.
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