I feriti gravi scendono a quattro
Il ministro Delrio: morti inaccettabili
«Il sistema ferroviario italiano è uno dei più sicuri al mondo ma noi vogliamo la verità, che si accerti, rapidamente, la responsabilità, perché morire quando si è sul posto di lavoro, o quando ci si sta recando sul posto di lavoro, è una cosa inaccettabile». Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.
«Stamattina (giovedì 25 gennaio, ndr) erano in 5 i feriti in codice rosso, quindi in una situazione particolarmente grave. Adesso sono scesi a 4 e, comunque, abbiamo avuto rassicurazioni che nessuno è in pericolo di vita». Lo dice il prefetto di Milano Luciana Lamorgese, riferendosi ai feriti più gravi dell’incidente ferroviario nei pressi di Pioltello.
«Abbiamo costituito subito il Ccs, il Centro Coordinamento Soccorsi qui in prefettura, e devo dire che c’è stata un’ampia risposta da parte di tutte le istituzioni» assicura Lamorgese, parlando con i cronisti al termine del vertice, convocato nella prefettura meneghina, in seguito all’incidente che ha coinvolto un treno di pendolari partito da Cremona con destinazione la stazione milanese di Porta Garibaldi, nel quale hanno perso la vita tre donne, due delle quali bergamasche.
«Basta dire che nel giro di 20 minuti i Vigili del Fuoco era là ed erano presenti tra volontari, Vigili del Fuoco, Protezione civile, forze dell’ordine, circa 470 unità. Quindi, direi che è stato un ottimo esempio di sinergia tra le istituzioni», conclude Lamorgese.
«Il sistema ferroviario italiano è uno dei più sicuri al mondo ma noi vogliamo la verità, che si accerti, rapidamente, la responsabilità, perché morire quando si è sul posto di lavoro, o quando ci si sta recando sul posto di lavoro, è una cosa inaccettabile» ha commentato il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, a conclusione del vertice. «Per questo, la direzione investigativa del mio ministero ha già attivato la Commissione d’inchiesta e, anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ha già attivato una sua inchiesta parallela, che non interferiscono con l’inchiesta della Procura, a cui abbiamo dato massima collaborazione e con cui siamo in stretto contatto, ma mirano ad accertare, in maniera forte, le responsabilità in questa vicenda così triste», spiega il ministro sottolineando, però, che «questo è il momento del rispetto e del cordoglio, della vicinanza alle famiglie».
«Posso garantire che gli investimenti, in sicurezza, messi a disposizione da Rfi e dal governo, sono aumentati del 340% in questi 3 anni. Quindi, il sistema investe sempre di più e sempre più in sicurezza» ha proseguito Delrio: «Questa è la nostra priorità. Lo è in particolar modo sulle reti convenzionali, sulle reti dei pendolari».
Su L’Eco di Bergamo di venerdì 26 gennaio 8 pagine di approfondimento
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