Gli spara con un fucile da caccia, ucciso un imprenditore di Romano. Arrestato un 78enne di Covo - Foto e video
Nel Cremasco. L’omicidio si è consumato nella ditta Classe A Energy di via Camisano, a Casale Cremasco nella mattinata di mercoledì 14 settembre. L’uomo ucciso, un 61enne, è Fausto Gozzini di Romano di Lombardia. Su L’Eco di Bergamo del 15 settembre due pagine di approfondimento.
Verso le 9.30 di mercoledì 14 settembre un uomo ha esploso alcuni colpi di fucile all’interno della ditta Classe A Energy, in via Camisano a Casale Cremasco, azienda che si occupa di materiali per l’edilizia e della vendita di mezzi d’opera per l’edilizia e l’ingegneria civile, e ha ucciso il titolare: si tratta di Fausto Gozzini, 61enne di Romano di Lombardia. Il responsabile dell’omicidio è Domenico Gottardelli, un 78enne di Covo, pensionato che è stato fermato dai Carabinieri poco dopo e condotto in caserma. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri delle Stazioni di Camisano e di Romanengo, del Nucleo Operativo e Radiomobile di Crema e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona che hanno arrestato Gottardelli per omicidio e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
Ucciso da un uomo nel cortile della sua ditta.
Stando a quanto si apprende, i due si conoscevano e l’anziano è arrivato in auto, una Citroen 2CV, con il fucile da caccia calibro 12 pronto per sparare. Dal sedile posteriore della vettura ha preso un sacco al cui interno aveva il fucile e si è diretto verso l’area uffici dell’azienda. Qui è entrato e ha sparato un colpo verso il pavimento e poi ha diretto il fucile verso il 61enne esplodendo un altro colpo che lo ha ferito tra il petto e l’addome.
Il 78enne è stato poi disarmato e bloccato dalla moglie e dal figlio della vittima e dagli altri dipendenti dell’azienda che lo hanno trattenuto fino all’arrivo dei Carabinieri.
La vittima è stata immediatamente soccorsa dal personale medico del 118 con impiego anche dell’elisoccorso, ma per la gravità delle ferite Fausto Gozzini è morto poco dopo. L’autore del gesto è stato arrestato in flagranza per omicidio e accompagnato presso la caserma della Compagnia dei Carabinieri di Crema da dove, nel tardo pomeriggio, è stato accompagnato in Procura per l’interrogatorio da parte del pubblico ministero che coordina le indagini, Francesco Messina. Difeso dall’avvocato Santo Maugeri, il 78enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Si indaga sui motivi dell’omicidio, i due si conoscevano : ancora non è chiara la causa scatenante che ha portato al gesto del 78enne, si suppone si tratti di un motivo economico.
Nel frattempo i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona hanno eseguito sul posto tutti i rilievi e gli accertamenti tecnici per ricostruire in maniera chiara e dettagliata quanto avvenuto. L’arma è stata sequestrata e sono in corso gli accertamenti sulla provenienza tenuto conto che il 78enne non è titolare di licenza per la detenzione e il porto di armi da sparo. È stata anche effettuata una perquisizione dell’abitazione del 78enne, a Covo, ma non sono state trovate armi o munizioni.
Durante le prime fasi dell’intervento dei Carabinieri è giunto sul posto il secondo figlio della vittima che in uno scatto d’ira ha colpito la macchina della vittima e quando i militari hanno tentato di fermarlo, ha colpito con un pugno al volto un Carabiniere che ha riportato una ferita lacero-contusa al labbro e una prognosi di 10 giorni di cure.
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