Geometra muore colpito da una lastra
«Ennesima tragedia, serve più sicurezza»
L’appello dei sindacati dopo la morte di Marino Cucchi, geometra 59enne di Romano di Lombardia, morto giovedì in cantiere dopo essere stato colpito da una lastra di cemento pesante 40 quintali .
Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil di Bergamo e Brescia esprimono cordoglio nei confronti della famiglia della vittima e chiedono più attenzione alla sicurezza sul luogo di lavoro. «Marino Cucchi geometra di 59 anni, dipendente da più di vent’anni della ditta Serio Prefabbricati di Romano di Lombardia, ha perso la vita ieri mentre era impegnato a delle verifiche sui manufatti nel cantiere – si legge nella nota stampa -. In attesa degli accertamenti da parte dell’ATS di Brescia, per definire le responsabilità e le dinamiche esatte dell’accaduto, riteniamo incomprensibile che una lastra di peso cosi importante ceda provocando la morte di Marino. Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil di Bergamo e Brescia, oltre ad esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Marino, ritengono necessario che in grandi cantieri, come quello di Lonato del Garda, dove si movimentano strutture di dimensioni importanti, vengano applicate tutte le corrette procedure al fine di evitare situazioni cosi drammatiche. Un incidente sicuramente evitabile, valutando le prime notizie in merito alla dinamica, per la quale in questo caso non ci può essere giustificazione! L’ennesima tragedia che evidenzia come nei cantieri edili, ogni lavoratore al di la del proprio compito è esposto a importanti rischi. L’impegno di tutti, deve essere quello di lavorare in modo serio e professionale e nel rispetto delle regole in materia di sicurezza, in sinergia con gli enti paritetici dell’edilizia preposti alla formazione e prevenzione, in modo che tragedie come quella di Marino non accadano».
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