Fuori pericolo il 27enne marocchino
Il fratello è inciampato ed è stato ucciso
È fuori pericolo il 27enne marocchino di Lallio rimasto coinvolto mercoledì sera 11 novembre a Zingonia nella tragica aggressione che è risultata fatale a suo fratello, il 30enne Mohamed El Khoumam, che era sposato con una figlia e pure lui risiedeva a Lallio.
I carabinieri di Zingonia e Treviglio stanno indagando sul caso che probabilmente è un regolamento di conti maturato nell’ambito della malavita, tristemente nota nella zona per i problemi legati allo spaccio, all’immigrazione e alla prostituzione.
Mercoledì sera i due marocchini sono stati aggrediti da un commando di almeno tre malviventi poco dopo le 20, dovrebbe trattarsi di connazionali. Sono stati uditi colpi di pistola, i due fratelli sono scappati, il 30enne è però inciampato ed è stato raggiunto da tre suoi aggressori che l’hanno ripetutamente colpito con machete e una roncola lasciando a terra ormai agonizzante. Il 27enne, pur ferito, è riuscito a raggiungere la caserma dei carabinieri e a dare l’allarme.
Subito dopo è però tornato all’incrocio tra corso Asia e via degli Oleandri, vicino alla caserma e a piazza Affari, per tentare di soccorrere il fratello, ma i tre si sono ripresentati e il 27enne è stato centrato anche da un colpo di pistola a una gamba. Il commando si è dileguato nell’auto guidata da un complice mentre il giovane marocchino è stato soccorso e trasportato al Policlinico di Zingonia in gravi condizioni.
Lo staff medico del 118 ha tentato a lungo di rianimare il 30enne, ma la situazione era disperata e ogni sforzo si è rivelato vano. Sia la vittima, sia il fratello erano già noti alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio.
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