Elezioni comunali, l’affluenza: alle 12 nella Bergamasca ha votato il 15,9%, in Italia il 12,6%

Amministrative 3-4 ottobre 2021, a mezzogiorno di domenica il dato dell’affluenza è al 15,9%. Si sceglie il sindaco in 38 Comuni della provincia.

Arriva il primo dato sull’affluenza alle elezioni comunali del 3-4 ottobre in provincia di Bergamo: alle 12 di domenica ha votato il 15,9% . Nella precedente tornata elettorale del 5 giugno 2016 a mezzogiorno l’affluenza era al 22,49%, ma si votava in un solo giorno. In Lombardia, dove votano 236 Comuni, l’affluenza è al 12,53% (17,85% nella tornata precedente). È invece del 12,67% il dato nazionale dell'affluenza nei 1.153 centri italiani chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia). Alla precedente tornata alla stessa ora aveva votato il 17,99%.

Ecco i dati percentuali dell’affluenza in provincia di Bergamo Comune per Comune, aggiornati alle 12 di domenica 3 ottobre , comunicati dal Viminale:

ADRARA SAN ROCCO 15,89%

ALBANO SANT’ALESSANDRO 15,09%

ALZANO LOMBARDO 22,21%

ARDESIO 10,18%

BEDULITA 7,06%

BOTTANUCO 14,65%

CALCINATE 18,48%

CALVENZANO 17,22%

CARAVAGGIO 17,73%

CAROBBIO DEGLI ANGELI 16,58%

CASTIONE DELLA PRESOLANA 11,78%

CHIUDUNO 13,58%

COLOGNO AL SERIO 19,68%

CORNALBA 22,77%

COSTA VALLE IMAGNA 19,85%

COSTA VOLPINO 17,63%

FILAGO 16,59%

GORNO 25,02%

GROMO 14,30%

LOCATELLO 11,81%

MEDOLAGO 13,55%

OLTRESSENDA ALTA 24,41%

PALAZZAGO 8,37%

PALOSCO 16,57%

PONTE SAN PIETRO 14,88%

PREDORE 17,71%

PUMENENGO 21,05%

SAN GIOVANNI BIANCO 12,29%

SAN PAOLO D’ARGON 15,91%

SAN PELLEGRINO TERME 14,20%

SOLZA 16,54%

STROZZA 18,60%

TORRE PALLAVICINA 17,94%

TREVIGLIO 15,79%

URGNANO 16,09%

VALNEGRA 17,58%

VERDELLINO 19,00%

VILMINORE DI SCALVE 19,79%

Dopo il rinvio primaverile legato alla situazione epidemiologica, domenica 3 ottobre e lunedì 4 si vota per il rinnovo di sindaci e Consigli comunali di 38 Comuni bergamaschi (e di oltre mille a livello nazionale, incluse città di grande rilievo come Roma, Milano, Napoli, Bologna). Sono 154.509 gli elettori bergamaschi chiamati alle urne, di cui 76.739 uomini e 77.770 donne. Centosettantuno le sezioni elettorali allestite dal pomeriggio di ieri su tutto il territorio, comprese le tre ospedaliere di Alzano Lombardo, Ponte San Pietro e Treviglio.

Per quanto riguarda i cittadini dell’Unione europea residenti in Italia e iscritti alle liste elettorali «aggiunte», che dunque possono votare nei rispettivi Comuni, la nazionalità più rappresentata è quella rumena: 76 elettori in tutto, concentrati in particolare a Treviglio (20) e Costa Volpino (13). Treviglio è anche la realtà in generale col maggior numero di cittadini comunitari che hanno chiesto di partecipare al voto: sono 51, di nove diverse nazionalità.

Il più piccolo Comune che apre le urne è Oltressenda Alta, con i suoi 174 abitanti, mentre il più grande è Treviglio, che ne ha più di 28 mila. Alcune delle sfide più rilevanti di questa tornata elettorale si concentrano proprio nella pianura. A Treviglio sono quattro gli aspiranti primi cittadini: il sindaco uscente Juri Imeri, sostenuto dal centrodestra, Matilde Tura per centrosinistra e Movimento 5 Stelle, Daniele Corbetta («Treviglio civica») e Augusto Corsi, con le liste «Socialisti per Treviglio» e «Rinascerò». «Poker» anche a Caravaggio, dove il primo cittadino uscente Claudio Bolandrini (centrosinistra) si confronterà con Giuseppe Prevedini (appoggiato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia), con Carlo Mangoni («Caravaggio popolare e solidale» e «Insieme con Baruffi per Mangoni sindaco») e con la sinistra di Sebastiano Baroni.

Treviglio e Caravaggio, avendo più di 15 mila abitanti, sono le uniche due realtà dove i risultati di domani sera potrebbero non essere definitivi: se nessuno dei candidati sindaco otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi, si andrà ai ballottaggi il 17 e 18 ottobre. Ma non mancano altri confronti di peso: votano per esempio Alzano Lombardo, con i suoi oltre 13 mila abitanti, Ponte San Pietro, Cologno al Serio, Urgnano, Costa Volpino. Quasi tutti i paesi arrivano alle urne dopo cinque anni (e qualche mese, visto lo slittamento delle elezioni dalla primavera all’autunno) dalla precedente tornata, con la sola eccezione di Albano Sant’Alessandro, che vota con un anno di anticipo a seguito del commissariamento del Comune.

Gli aspiranti primi cittadini sono in totale 79: la corsa più «affollata» è quella di Urgnano, dove i contendenti sono cinque, mentre in dodici Comuni (Adrara San Rocco, Ardesio, Bottanuco, Calvenzano, Castione della Presolana, Chiuduno, Filago, Gromo, Locatello, Medolago, Oltressenda Alta e San Pellegrino Terme) in corsa c’è una sola lista, che dovrà quindi confrontarsi con il quorum . Che per quest’anno, in considerazione della difficoltà di spostamento e delle criticità legate alla pandemia, è stato abbassato: nei Comuni al di sotto dei quindicimila abitanti, la soglia di affluenza da raggiungere non sarà più il 50, bensì il 40%. Dallo spoglio delle schede dovrà poi comunque emergere che la lista «solitaria» abbia ottenuto almeno la metà dei voti validi. I dati sull’affluenza potrebbero quindi già questa sera, seppur in modo ufficioso, mostrare la strada spianata per qualche aspirante sindaco.

Tanti i primi cittadini uscenti che hanno deciso di rimanere in prima linea : 25 quelli che corrono nuovamente per la guida dei rispettivi municipi, mentre altri sette, non potendosi ricandidare a sindaci (o avendo deciso diversamente, come nel caso di Marzio Zirafa a Ponte San Pietro), restano comunque nei rispettivi gruppi, correndo come consiglieri (è il caso di Mauro Bonomelli a Costa Volpino, Efrem Epizoi a Urgnano, Gianfranco Gafforelli a Calcinate, Stefano Locatelli a Chiuduno, Marco Milesi a San Giovanni Bianco, Vittorio Milesi a San Pellegrino).

Tra le curiosità, da segnalare due casi di «divorzi» in cui il sindaco uscente (o il suo gruppo) si trovano a correre – anche – contro l’attuale vicesindaco : succede a Verdellino, col duello tra Silvano Zanoli e Umberto Valois (in campo anche Helga Ogliari) e a Calcinate, con Angelo Orlando contro Laura Lorenzi (sostenuta dal sindaco uscente Gianfranco Gafforelli); in pista anche Lorena Boni.

Capitolo donne: le candidate sono in tutto 13, su 79 aspiranti primi cittadini, distribuite in undici Comuni . La tornata è piuttosto «avara» sul fronte giovani: l’età media dei candidati a sindaco è di 52 anni, e solo sei di loro hanno meno di 35 anni.

Lo spoglio delle schede inizierà lunedì pomeriggio alle 15, appena chiuse le urne: tra il tardo pomeriggio e la serata, dunque, si dovrebbero conoscere i risultati.

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