Droga, nella Bassa Bergamasca si consuma più cocaina che a Milano, Berlino e Parigi

L’INDAGINE. Illustrati al Pirellone di Milano i risultati della ricerca dell’istituto Mario Negri, voluta dall’Aga di Pontirolo Nuovo, sulla diffusione delle droghe attraverso l’analisi delle acque reflue del depuratore di Mozzanica, cui confluiscono gli scarichi fognari di 19 Comuni, per 95.000 abitanti.

Nella Bassa bergamasca si consuma più cocaina che nella media italiana e più che nelle città di Milano, Parigi, Berlino e Zurigo. È forse il dato più eclatante che emerge dalla ricerca promossa dal centro per la cura delle dipendenze Aga di Pontirolo Nuovo, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano e la società Cogeide, che gestisce il depuratore di Mozzanica. I dati emergono infatti dalle analisi delle acque reflue che confluiscono proprio a questo impianto: vale a dire un’are di 18 Comuni della Bassa, per una popolazione complessiva di 95.000 abitanti, i cui risultati sono stati illustrati mercoledì mattina (6 marzo) al Pirellone, sede della Regione Lombardia.

L’indagine scientifica ha consentito di rilevare quante dosi di stupefacenti vengono consumate nel territorio, di quali tipologia e confrontare i dati con le ricerche degli anni precedenti, visto che questa indagine viene ripetuta, a cadenza biennale, ogni due anni dal 2009, sempre su input della comunità bergamasca Aga che, in questo modo, ha spiegato il presidente Enrico Coppola, può pianificare le strategie per il contrasto della droga e per il recupero dei suoi ospiti.

Nel dettaglio, ogni giorno nella Bassa si consumano 2.850 dosi di cocaina, 8.800 di cannabis e 450 di eroina. Dati in crescita rispetto agli anni passati: la cocaina, in particolare, è più che triplicata dal 2009, mentre l’eroina e la cannabis sono quadruplicate nel consumo. Cresce anche l’uso delle droghe sintetiche, la cui comparsa nella Bergamasca è recente, anche se i consumi sono relativamente contenuti ma, non per questo, sottovalutati.

All’incontro sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Federico Romani, l’assessore alla Casa Paolo Franco, i consiglieri regionali Giovanni Malanchini, Emanuele Monti, Carlo Borghetti e Paola Bulbarelli, il presidente dell’Aga Enrico Coppola, il presidente di Arco Mantova Maurizio Mirandola e il giornalista e scrittore Marco Birolini, mentre i risultati dell’indagine sono stati illustrati dalle ricercatrici del «Mario Negri» Sara Castiglioni e Noelia Salgueiro Gonzalez.

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