Droga, dilagano cocaina e cannabis
I dati da Treviglio: il consumo non cala
Una fotografia della tendenza dei consumi di sostanze stupefacenti nella Bergamasca. È il bilancio 2019 dell’attività dello Smi (Servizio multidisciplinare) dell’Aga (Associazione genitori antidroga) di Pontirolo.
Lo Smi, che si trova a Treviglio, è l’equivalente privato del Sert: si occupa del recupero, attraverso cure ambulatoriali, delle persone affette da dipendenze. Il bilancio di quanto fatto in merito l’anno scorso è impietoso e mostra come le principali droghe utilizzate continuino ad essere cocaina e cannabis: «Tante volte - spiega il presidente dell’Aga Enrico Coppola - si sente parlare con terrore dell’introduzione sul mercato di nuove droghe. Ma nessuna, in quanto a diffusione, può essere paragonata a cocaina e cannabis».
Nel 2019 sono state in tutto 862 le persone prese in carico dallo Smi di Treviglio: per la dipendenza di cocaina 287, di cui 262 maschi con un’età media di 38 anni, e 25 femmine d’età media di 35 anni: «Stiamo parlando di professionisti - spiega Coppola - che non vivono certo in una situazione di emarginazione sociale e che, proprio per questo motivo, si rifiutano di accedere ai servizi pubblici. Ecco perché gli Smi rispondono bene alla loro domanda di aiuto per uscire dalla loro dipendenza». Per la cannabis sono invece 162 le persone che sono state prese in carico nel 2019, di cui 147 maschi e 15 donne dell’età media rispettivamente di 26 e 24 anni. Secondo quando rilevato dall’Aga nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno iniziato a fumare cannabis da adolescenti finendo, dopo anni, per sviluppare una dipendenza da cui non riescono a liberarsi.
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