Dopo il furto, un gesto che scalda il cuore
Trenta euro all’asilo da un anonimo
Alla scuola della Geromina, i ladri avevano portato via i notebook. Un gesto anonimo, che ha commosso la comunità della Bassa Bergamasca.
Una busta, dentro 30 euro e un foglietto, niente firma, solo tre parole: «Un piccolo contributo.....». A trovare la busta, nella cassetta della posta, le insegnanti della scuola per l’infanzia «Marta», alla Geromina di Treviglio. Poco più di un mese fa i ladri di notte si erano portati via quattro notebook portatili, usati per l’attività didattica. La scuola ne ha rimpiazzati solo due.
Quel furto aveva lasciato tutti con l’amaro in bocca. Forse, anzi di sicuro, aveva colpito anche la sensibilità dell’anonimo cittadino che ha voluto dare il suo piccolo, ma significativo contributo. «Abbiamo fatto sapere ai nostri alunni come al mondo ci siano ancora persone buone – ha spiegato la maestra Elisabetta Ferrari – che compiono gesti d’altruismo senza per forza mettersi in mostra. Nell’aprire la busta a tutti noi si è riempito il cuore e ci diamo un po’ commossi. Vedere la corrispondenza con tanto di francobollo e quel foglietto piegato accuratamente con dentro i 30 euro, è bastato per lasciarci a bocca aperta e farci tornare allo stesso tempo il sorriso. A questo punto dovremmo cercare una morale, magari parlando del valore della scuola, o lamentandoci per il fatto che un ignoto donatore ci capisce meglio delle istituzioni. Invece no. Vogliamo solo cogliere questa per quello che è, ovvero una piccola e bellissima storia - o la storia di “una cosa piccola ma buona”, per dirla con le parole di Raymond Carver».
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