Delitto di Fara Gera d’Adda, l’autopsia conferma l’annegamento
Non si attendevano sorprese dall’autopsia sul corpo di Romina Vento, la 44enne annegata dal convivente Carlo Fumagalli il 19 aprile a Fara Gera d’Adda. Non sono state rilevate lesioni che potrebbero aver contribuito al decesso.
Non si attendevano sorprese dall’autopsia, eseguita martedì 26 aprile dal medico legale dell’Università di Pavia Luca Tajana sul corpo di Romina Vento, la 44enne affogata dal convivente Carlo Fumagalli il 19 aprile a Fara Gera d’Adda. E sorprese non sono emerse per il momento (il medico s’è riservato di depositare gli esiti fra 60 giorni): la donna è morta per annegamento, hanno stabilito gli accertamenti autoptici compiuti all’ospedale Papa Giovanni. Non sono state rilevate lesioni che potrebbero aver contribuito al decesso. Lo stesso Fumagalli ha confessato di averla affogata nel fiume Adda.
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