Dallo sport ai vaccini, benemerenze civiche ai volontari e sponsor attivi al Cus

Dalmine In 370 giorni di somministrazioni, messe a disposizione 3mila ore di servizio: premi ad Asst, Università, centri medici, associazioni.

Era il 15 marzo 2021 quando a Dalmine il Centro Universitario Sportivo, trasformato in una manciata di giorni in Hub vaccinale, ha aperto le proprie porte per la prima somministrazione anti Covid-19. In poco più di un anno, 370 i giorni passati, negli spazi di via Verdi hanno scoperto spalle e braccia davanti a medici e infermieri qualcosa come 400mila persone. Uno sforzo che non sarebbe stato possibile se dietro non ci fosse stata un’attivazione collettiva. Personale sanitario e universitario, Protezione civile, associazioni d’arma, gruppi di volontariato che hanno messo a disposizione 3mila ore di servizio, con una media di sei volontari per turno, per permettere alla macchina dell’Hub vaccinale più grande di tutta la Bergamasca di funzionare a dovere.

La premiazione

Uomini e donne che sabato 19 marzo si sono riuniti tutti al teatro dalminese in occasione della consegna delle benemerenze civiche. La lista dei premiati è lunghissima. In testa si trovano ovviamente Asst Bergamo Ovest, che il Centro vaccinale territoriale l’ha gestito e l’Università degli Studi di Bergamo che l’ha messo a disposizione. Per la parte sanitaria anche: Habilita, Humanitas, Gimca sanità Alpina-Ospedale da campo Ana e la Casa di Cura Beato Palazzolo. Ben ventuno i gruppi di Protezione civile e 12 le associazioni d’Arma provenienti da un po’ tutta la provincia, coinvolti nella gestione. Senza dimenticare le aziende private.

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