Da ingegnere edile a macellaio
Nicola ha riscoperto l’antico mestiere

Assaggiando quei deliziosi cotechini di produzione propria che si sciolgono in bocca, un po’ si comprende la scelta di Nicola Cazzaniga - 31 anni e una laurea in Ingegneria edile - che ha mollato calcoli, progettazioni antincendio e corsi per mettersi dietro il bancone della macelleria di famiglia a Canonica d’Adda.

Chi è genitore può capire lo sconcerto di papà Elio e mamma Valeria, chi è giovane laureato alla ricerca di un posto fisso può comprendere gli sguardi attoniti dei canonichesi che se lo sono ritrovato in negozio, grembiule bianco e stivali di gomma d’ordinanza. «Stupiti ma non troppo, perché su quel banco sono cresciuto - racconta con la sicurezza di chi sa d’avere scelto col cuore -. D’estate davo sempre una mano ai miei genitori e quindi questo negozio è anche parte di me; i nostri clienti storici mi conoscono bene e sono molti quelli che, interpellati da papà, hanno commentato: ha fatto bene. Di questo sono convinto anche io. A Milano avevo un lavoro che non mi appassionava; certo lo svolgevo con attenzione e precisione perché la sicurezza è un argomento che merita competenza e impegno. Ma la passione era altrove, era qui nel negozio di famiglia».

I «puster» (così venivano chiamati i Cazzaniga nel dialetto locale, distinguendoli dall’altra famiglia di commercianti, i Mazzoleni, definiti i «becher») sono in effetti un’istituzione a Canonica sin dal 1895, tanto che nel 2015 l’attività può fregiarsi del titolo di negozio storico. In questo piccolo paese affacciato sull’Adda, erano il punto di riferimento per la spesa quotidiana e in negozio si può ammirare una splendida immagine con i tagli di carne esposti fuori dalla bottega, come si faceva un tempo. «Siamo fieri della nostra storia e con entusiasmo vogliamo continuarla - assicura Nicola che svela anche qualche progetto futuro -. Ho frequentato il corso di sommelier dell’Associazione italiana sommelier e vorrei ampliare questa offerta alla clientela; per questo a fine anno vorremmo eseguire alcuni lavori di innovazione e ampliamento».

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Fabio Ferrari

8 anni, 10 mesi

Mi sarebbe sembrata cosa più sensata, il capire prima quale lavoro voleva fare e non sprecare tanto tempo (il suo) e denaro (dei suoi) per giocare a fare l'ingegnere. Troverei più sensato il dire che in mancanza di un cavallo, va benone pure un'asino, quindi mancando lavoro come ingegnere va bene pure fare il macellaio, nessuna gloria e nessuna vergogna. Spero che poi da ingegnere, macellaio, sommelier non finisca a fare il veterinario, visto la chiarezza di idee.

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Monica Simonetto

8 anni, 10 mesi

Essendo un'attività di famiglia e per di più storica era assurdo non prendere l'occasione , soprattutto se rende. Se avesse dovuto iniziare da zero c'era solo di che preoccuparsi di questi tempi.

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Marco Birondo

8 anni, 10 mesi

Corso di sommelier e previsti lavori di ampliamento, quindi macelleria con anche zona dove si mangia la carne alla griglia e si beve buon vino. Ottima idea, quando apri chiamami che ci vengo a mangiare. :-)

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Giacomo Nicoli

8 anni, 10 mesi

Ottima scelta. Tanti altri giovani dovrebbero pensarci: marcire dietro una scrivania aspettando il 27, aspettando che arrivi il fine settimana e le ferie, per poi a 40 anni assumere anche farmaci antidepressivi, non è il massimo.

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